Motore Italia Toscana

Lo scorso 23 settembre il tour di Class Editori ha fatto tappa a Firenze. Riflettori puntati sulle imprese che fanno muovere il Paese e sul management che fa crescere le imprese: per questo Manageritalia è partner dell’iniziativa
Motore Italia Toscana

Anche per la quinta tappa del tour, che si è svolta nella cornice fiorentina di Villa Fagan, Manageritalia è stata ospite di Motore Italia, portando ancora una volta testimonianze di come la sinergia imprenditori-manager sia fondamentale per il successo delle imprese, anche quelle più piccole.

Manager sempre più necessari

«Nelle aziende c’è molto bisogno di manager – ha affermato il presidente di Manageritalia Toscana Marco Zuffanelli aprendo i lavori – perché sono loro che tengono la barra dritta quando l’azienda ha la necessità di seguire una direzione ben precisa con ordine e disciplina, in momenti di crisi o in situazioni delicate, come i passaggi generazionali». Una buona gestione e valorizzazione del capitale umano, quindi, diventa un vero e proprio driver del successo imprenditoriale. Ma «nonostante questo – ha continuato Zuffanelli – in Toscana abbiamo circa mezzo dirigente per ogni 100 dipendenti: siamo molto in ritardo rispetto al resto d’Europa, dove ci sono dai 3 ai 5 dirigenti ogni 100 dipendenti».

I numeri sono in linea con quelli nazionali, come ha illustrato Enrico Pedretti, direttore marketing Manageritalia: «Dal 2021 a oggi il numero dei manager nelle aziende in Italia è cresciuto, ma nel Paese solo il 30% delle aziende familiari ha un manager esterno alla famiglia; in Spagna, Francia e Germania il tasso è dell’80%. Tuttavia, gli imprenditori italiani si rendono sempre più conto che per competere bisogna farsi dare una mano da chi ha certe competenze».

Senza manager non c’è sviluppo

A testimoniare come le figure manageriali possano guidare al meglio le imprese verso i propri obiettivi di crescita sono stati Walter Bucelli e Andrea Guarducci, rispettivamente direttore generale e presidente di Enegan Energy Partner. «Un manager ha il compito di facilitare lo sviluppo delle imprese – ha dichiarato Bucelli – facendosi accettare dagli imprenditori e integrandosi con i dipendenti: è una figura ponte. Sono entrato in Enegan, insieme ad altri dirigenti, in un momento di forte crescita dell’azienda; troppo forte perché potesse essere gestita senza le competenze di figure manageriali». «I manager – gli ha fatto eco Guarducci – sono facilitatori di tante cose in azienda: gestiscono le crisi, danno una struttura, aiutano a crescere in fretta… insomma, favoriscono lo sviluppo dell’impresa e delle persone».

Imprese, manager, territori

Pedretti ha poi presentato i risultati dell’indagine di AstraRicerche e Manageritalia sullo stato di salute, attuale e futuro delle aziende toscane e sul loro rapporto con il territorio. Le imprese della regione stanno bene: per il 60,8% degli intervistati, nel 2023 il fatturato è aumentato e la marginalità è cresciuta per il 56,4%. Guardando ai fattori di crescita, le aziende stanno puntando principalmente su questioni tipicamente manageriali: ai primi posti ci sono infatti gestione e inserimento delle persone (50,8%), riconsiderazione dell’organizzazione aziendale (41,3%), introduzione/lancio di nuovi prodotti/servizi (43,7%) e innovazione tecnologica/digitalizzazione (43,7%). Anche le aspettative per il territorio e le richieste alle istituzioni riguardano il rapporto tra imprese, manager e territori: il 42% degli intervistati auspica, infatti, a un aumento della presenza manageriale nelle pmi, anche esterna alla famiglia dell’imprenditore.

Produttività e terziario

I molti ospiti del convegno, tra cui Matteo Italo Ratti (ceo Marina Cala de’ Medici), Cristina Squarcialupi (presidente Unoarre e vicepresidente Federorafi), Daniele Barbetti (presidente Federalberghi Toscana e albergatore), Andrea Cavicchi (titolare di Antilotex Flock Italia e componente consiglio generale di Confindustria Toscana Nord e Nazionale), si sono poi soffermati sull’economia nella Regione e nei vari settori. In particolare, Leonardo Ghezzi, vicedirettore di Irpet, ha presentato un’interessante analisi sui trend e fattori di rischio: «In Toscana crescono i servizi ma calano la produzione industriale e, più in generale, la produttività. La dipendenza dall’estero per le materie prime e l’inverno demografico sono due dei principali problemi per le aziende, da gestire con un nuovo patto sociale che consenta di intervenire non solo su aspetti tecnici ma anche su quelli legati al capitale umano».

Foto in alto, da sinistra: Silvia Sgaravatti (Class Editori), Walter Bucelli (Enegan Energy Partner), Enrico Pedretti (Manageritalia), Andrea Guarducci (Enegan Energy Partner).

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