L’intervista è parte del progetto di Manageritalia Veneto Turismo: giovani, imprese, lavoro – Il Veneto verso Milano-Cortina 2026, che riflette sul futuro dei turismi in Veneto coinvolgendo tutti gli stakeholder del territorio, privati e pubblici.
In base alla sua esperienza come è oggi la situazione delle risorse umane nel settore alberghiero? Avete difficoltà a trovare personale e se sì per quali motivazioni? E in quali mansioni in particolare?
La carenza di risorse nell’hospitality è un problema diffuso non solo a Cortina, ma in tutta Italia. Fatichiamo a trovare personale di sala, cucina e per tutti i reparti che si avvalgono di figure con nuovi servizi, dalle spa al marketing. Nel nostro territorio, poi, dobbiamo anche fare i conti con la concorrenza estiva delle località marine.
E rispetto al turnover? Avete difficoltà a trattenere in azienda il personale?
Sì, soprattutto i giovani. C’è poca fidelizzazione: ai giovani fa piacere cambiare spesso località per avere maggiori esperienze.
A cosa è dovuta questa disaffezione dei giovani verso l’occupazione nel settore turistico?
Il lavoro alberghiero non attira più come nel passato, sia per gli stipendi poco competitivi che per il reperimento degli alloggi. Altro problema importante sono le prospettive incerte di carriera. Guardando in particolare a Cortina, c’è da considerare anche la difficoltà di collegamento: mancano mezzi di trasporto veloci per raggiungere questa località.
E le competenze? Quali, oggi, sono necessarie e quali sono particolarmente scarse sul mercato?
Le competenze che servono oggi sono quelle che abbracciano i nuovi servizi e tutto ciò che riguarda la “strategia” dell’accoglienza: promozione territoriale, marketing e proposte innovative. Senza dimenticare i fondamentali del lavoro alberghiero.
Cosa e come fare per colmare questo gap?
Cercare di essere più attrattivi e quindi poter soddisfare le esigenze dei lavoratori in maniera più completa. Promuovere più formazione per rendere il nostro lavoro più interessante.
Il turismo diventa un business sempre più sinergico e interconnesso in cui i clienti chiedono un’offerta di esperienze che integrino i servizi di hotellery, cultura, sport, mobilità, ecc. In questo contesto, che politiche devono portare avanti le aziende verso le risorse umane, fondamentali per la qualità dei servizi?
Le stesse che prevedono lo sviluppo alternativo di nuove competenze, senza dimenticare le linee guida dell’ospitalità: si tratta di fondamentali che spesso sono stati trascurati. Bisogna guardare al mondo che ci circonda avvalendosi di collaboratori sempre più aggiornati, informati e propositivi per offrire ai clienti il miglior intrattenimento che ciascuna località possa regalare.
Stefano Pirro, Presidente Associazione Albergatori di Cortina Belluno