Per cambiare servono i manager

È singolare che nessuno a livello politico e istituzionale, anche nelle recenti considerazioni e ricette (Banca d’Italia, Confindustria ecc.) su come riprendere a crescere, sottolinei l’importantissimo ruolo dei manager, dirigenti pubblici e privati, per guidare e gestire l’indispensabile cambiamento.

Infatti, oggi, in un mondo dinamico serve una superflessibilità: cioè la capacità di evolvere adattandosi alle nuove realtà, sostenuta dalla capacità di far fronte alla turbolenza creando ancoraggi stabili. Questo nelle organizzazioni lo possono portare solo i manager.

Oggi tutte le aziende devono cambiare: business, modello di business, organizzazione, modalità di lavoro delle persone, e devono farlo continuamente. Per farlo bisogna mostrare in modo chiaro la vision e l’obiettivo. Bisogna portare a bordo del progetto le persone facendo percepire e capire in modo chiaro perché lo si fa, qual è il loro ruolo e qual è il vantaggio per l’azienda e per il singolo. Insomma, l’attenzione al fattore umano è la leva per cambiare davvero e farlo come ragione di vita, come testimoniano tanti manager nel loro operare quotidiano.

E si badi bene, il cambiamento, che per le persone implica cambiare consolidate abitudini di lavoro, acquisire nuove conoscenze e competenze, accettare nuove sfide ecc., è necessario ai lavoratori oltre all’azienda stessa. Infatti, chi non cambia mentalità e modo di lavorare e collaborare rischia di escludersi dal mondo del lavoro attuale e prossimo. Insomma, spingere al cambiamento è interesse dell’azienda, ma anche delle persone stesse. Proprio per questo bisogna far sì che questi interessi coincidano: questo è proprio compito dei manager.

Solo l’estrema ratio può considerare di perdere delle persone per strada. Perché su quelle persone abbiamo investito per anni e ora perdendo loro perdiamo anche gli investimenti fatti su di loro. Questo vuole anche dire che il cambiamento dobbiamo gestirlo giorno per giorno formando le persone, accompagnandole e supportandole in tutti i modi perché siano attori del cambiamento che cerchiamo. Senza di loro infatti non cambierà nulla. Così è altrettanto vero che non si può più star fermi e seduti per lungo tempo e poi di punto in bianco pensare di cambiare un’organizzazione immobile e obsoleta.

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