Piano operativo all’opera

Nel corso dell’Assemblea è stato presentato un avanzamento del Piano operativo Manageritalia 2020-2024. Al centro i progetti su Welfare, Conoscenza, Trasformazione del lavoro e Sindacato a Km0: temi che oggi, dopo la pandemia, risultano ancora più attuali e sinergici per supportare al meglio i manager e la ripresa del Paese

Manageritalia è un’organizzazione di rappresentanza, un sindacato, ma soprattutto una community manageriale che condivide valori, strategie, azioni e tanti momenti d’incontro, come quello delle assemblee, per supportare i manager e portare il loro contributo al Paese anche fuori dalle singole aziende.

L’avanzamento del Piano operativo è stato presentato sabato 27 novembre nel corso della 97esima Assemblea dal vicepresidente Manageritalia Roberto Beccari e dai quattro project leader per le aree Welfare, Conoscenza, Trasformazione del mondo del lavoro e Sindacato a Km0.

Nell’introduzione Beccari ha ripercorso il senso del Piano operativo per Manageritalia: «È uno strumento che parte dai valori fondanti della nostra comunità manageriale. Deve coinvolgere in modo sinergico tutte le Associazioni e i loro territori, avere come protagonisti tutti gli associati e come attori principali i tanti manager che dedicano volontariamente tempo e competenze alle numerose iniziative e attività».

Un processo, questo, che deve saper leggere la realtà nella quale si cala, guardare al miglioramento continuo, fluire come un unico sistema che condivide priorità e sapere: per farlo è necessario basarsi sulla coesione e sulla coerenza delle attività, misurandone risultati e concretezza. A legare il tutto, la ricerca di una relazione sempre più forte con i manager: da costruire con quelli più giovani, da mantenere con i più fidelizzati.

Il welfare di oggi e di domani è a 360°
Riccardo Rapezzi, project leader nazionale dell’area Welfare, ha esordito sottolineando l’importanza che il welfare ha, ancor più oggi, in ottica di benessere della persona in un mondo del lavoro in profonda trasformazione nei modi e nei luoghi nei quali si esplica. Ha poi ricordato che «un welfare a 360°, capace di accompagnare il manager e la sua famiglia nei vari momenti di ciclo di vita professionale e anagrafico, con servizi a tutto campo, è da sempre il cuore delle attività di Manageritalia». Il raggio d’azione va infatti dalla sanità alla previdenza, dalla copertura rischi alla formazione e oggi, anche grazie al recente accordo contrattuale, si rafforza sempre più con integrazioni e ampliamenti verso un’ampia gamma di servizi alla persona e alla famiglia. Alcune delle attività principali del team di Rapezzi riguardano infatti l’integrazione tra welfare contrattuale e aziendale, anche all’interno dell’apposita Piattaforma contrattuale appena costituita, con lo sviluppo di proposte di residenza e servizi domiciliari per le persone longeve.

Un Ponte sul Futuro per diffondere managerialità
A seguire Rossella Bonaiti, project leader nazionale dell’area Conoscenza, ha fatto il punto sul lavoro di mappatura delle tante iniziative a favore degli under30 sviluppate da Manageritalia in questi anni: sono oltre 30 i progetti in cui le Associazioni dialogano con scuole, università, aziende e tantissimi giovani in vari momenti dell’anno. «A questo punto, dobbiamo rafforzare l’azione – ha commentato Bonaiti – mettendo a fattor comune e sotto un unico ombrello alcuni dei progetti principali e più diffusi». Prioritario, in questo senso, è il progetto Vivi da Manager, che vede laureandi o laureati affiancare i manager nella loro vita lavorativa per alcuni giorni. Una formula molto apprezzata che permette di orientare l’attitudine al lavoro dei giovani guidandola attraverso il vissuto dei manager: si diffondono così le basi di una vera cultura manageriale. L’impegno verso i ragazzi passa invece attraverso food4minds, iniziativa che porta l’esperienza dei manager all’ultimo triennio delle scuole superiori. Questi e gli altri progetti, in corso e futuri, saranno messi a sistema con il prossimo lancio di Un ponte sul futuro, il portale che farà da contenitore, divulgatore e propagatore di questo impegno disinteressato che tanti manager mettono a favore dei giovani e delle comunità dei loro territori.

La trasformazione del lavoro passa dalla formazione
È toccato poi al project leader nazionale Franco Tomasi illustrare il lavoro svolto e i programmi futuri dell’area Trasformazione del mondo del lavoro. Partendo da organizzazione, tecnologie e sostenibilità, linee guida della trasformazione in atto, ha ripercorso i principali filoni nei quali si sta operando, coinvolgendo tanti manager associati in eventi specifici di informazione e dialogo. Eventi che sono sviluppati in forte sinergia con specifiche attività di indagine e con il Cfmt, il Centro di formazione management del terziario. Per sviluppare al meglio un tema come questo, e per guidare i forti cambiamenti in atto nella giusta direzione, i manager associati devono necessariamente farsi protagonisti e attori principali: devono avvicinarsi agli stakeholder di tutti i territori e stabilire relazioni, promuovere ulteriormente il ruolo di Manageritalia e dei manager. Le principali linee guida delle azioni future vertono quindi sull’attivazione di appositi percorsi informativi, formativi e di condivisione insieme a Cfmt, sullo sviluppo e sulla valorizzazione di ricerche e case history sul lavoro agile, sull’ascolto e sul dialogo con le future generazioni.

Sindacato a Km0 per portare il senso di comunità nelle aziende
A chiudere il cerchio, o meglio il quadrato, l’area che va sotto il nome di Sindacato a Km0, della quale la project leader nazionale Monica Nolo ha ricordato in primo luogo il senso: «Essere sindacato di prossimità, quindi essere vicini ai manager con il duplice scopo di ascoltarli e dialogare con loro e metterli nelle condizioni di trarre il massimo vantaggio da tutto quanto offre la nostra Organizzazione». Un modo per dare a tutti l’opportunità di utilizzare al meglio il valore rappresentato dal contratto, dai suoi capisaldi e dai tanti altri servizi offerti da Manageritalia in chiave di sviluppo della professionalità e gestione della carriera. «Ma noi non siamo solo buoni servizi – ha detto Nolo – c’è molto di più».

In tutto questo, l’essere vicini ai manager in epoca di digitale imperante vuol dire sfruttare al meglio le opportunità dell’online, ma anche rafforzare alcuni momenti di contatto fisico per poter far vivere quel valore proprio di una comunità, che non solo c’è sempre quando serve, ma è fondamentale anche per il “superfluo”… che poi, spesso, è il sale della vita. Una delle priorità sarà quindi proprio quella di andare a incontrare i manager in azienda per informare, ascoltare e condividere come la relazione associativa abbia tante sfaccettature, tutte stimolanti e utili a seconda dei momenti. «Una frequentazione basata su ascolto e dialogo continuo, linfa vitale di una comunità. La nostra comunità».

Gli associati sono il vero motore delle iniziative
Questo, in estrema sintesi, il succo di un’attività in pieno svolgimento che coinvolge molte più persone di quante si possa immaginare: non solo il vicepresidente Roberto Beccari e i quattro project leader citati, ma anche un project leader per ogni Associazione territoriale e oltre un migliaio di manager associati, che nei vari territori sviluppano e danno corpo e vita a tutte le iniziative. Proprio a questi ultimi si è rivolto Beccari chiudendo la sessione: «Li ringrazio per l’impegno e le competenze messe in campo, ma ancor più per lo spirito di corpo e il senso profondo che li anima e connota la loro azione». Nessuno si senta comunque escluso, perché i risultati del Piano operativo portano benefici a tutti gli associati e ai territori con le loro comunità: c’è sempre spazio per l’impegno fattivo di altri associati.

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