Social impact manager

Manageritalia partecipa al progetto europeo per la creazione della nuova figura manageriale in ambito Csr
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Dal 2023 Manageritalia, insieme ad altri 13 partner di sette paesi dell’Unione europea, partecipa a un innovativo progetto finanziato dalla Commissione sul tema della sostenibilità sociale con l’obiettivo di modellare una nuova figura manageriale in ambito Csr: quella del social impact manager.

Chi è il social impact manager

Social impact manager significa manager dell’impatto sociale. Questa nuova figura dovrà avere un approccio complementare e innovativo alla Csr, enfatizzando la dimensione dell’impatto sociale di un’impresa: si concentrerà sul collegamento tra la responsabilità sociale e lo sviluppo della comunità del territorio in cui l’azienda opera e ha sede, con l’obiettivo di ampliare quanto si fa già e aumentare il legame con la comunità di persone e stakeholder. Il social impact manager, che amplierà e potenzierà l’impegno degli attuali Csr manager o manager della sostenibilità, sarà quindi un punto di riferimento aziendale per tutte le attività legate al luogo in cui è ubicata l’azienda; avrà la responsabilità della costruzione di un luogo di lavoro e di una comunità in cui tutti possano trovare maggiore soddisfazione e sarà un collegamento tra le iniziative di responsabilità d’impresa rivolte alle comunità locali e la strategia di business aziendale. Infine, sarà impegnato nel monitorare e valutare l’impatto delle azioni dell’azienda sulla comunità locale e nel mettere in relazione le azioni di sostenibilità con la strategia di business dell’azienda.

Le prime fasi del progetto

Nella prima fase del progetto (settembre-dicembre 2023), Manageritalia si è occupata di coinvolgere i manager associati e le aziende in cui operano in un’attività di mappatura e ricerca volta a valutare i bisogni delle aziende e delle comunità locali e una strategia di engagement, utile a creare reti di social impact manager locali.
I risultati di tali survey sono stati poi condivisi con i partner europei e utilizzati per il co-design del percorso di studi per diventare social impact manager. Questa seconda fase è iniziata il 5 e il 6 giugno scorso a Rijeka (Croazia): qui i rappresentanti dei partner europei si sono riuniti per definire quali competenze, tecniche e non, dovrà avere il social impact manager, che attività dovrà svolgere, con quali realtà dovrà confrontarsi e che background scolastico dovrà avere. Partendo da qui, sono stati definiti i moduli di studio, le ore dedicate a ciascun argomento, lo spazio per case study e testimonianze di Csr manager “tutor”. Al temine del percorso, gli studenti saranno accolti in aziende partner dove, durante uno stage, dovranno sviluppare in autonomia un progetto di impact management per mettere a terra quanto imparato.

I prossimi passi

Il 2025 vedrà le università dei cinque paesi europei impegnate nell’erogazione del percorso di studi, che sfocerà nei progetti sul territorio con il supporto dei manager e delle aziende coinvolte. Al termine, seguirà una valutazione di impatto e una condivisione del progetto a livello europeo con l’obiettivo di creare partnership con l’Unione europea, le comunità locali e le aziende del territorio per garantire la replicabilità del progetto e la trasferibilità delle competenze acquisite.

 

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