Quali sono gli ultimi trend nel settore del ticketing?
«Le ultime tendenze riguardano senz’altro il miglioramento della customer experience, sia online che offline. In tal senso, trovare modi per combattere il fenomeno del secondary ticketing diventa un tema di grande attualità».
Come fare innovazione in un servizio “base” per il mondo del turismo e della cultura?
«Tutto passa dall’arricchimento dell’offerta al cliente finale, attraverso servizi “ancillari” al mero biglietto di ingresso, ma che sostanzialmente aiutano a migliorare l’esperienza di visita. Ad esempio, al momento le audioguide disponibili tramite il proprio smartphone sono sicuramente una delle tendenze più innovative nel settore. In termini di nuove tendenze, una citazione va fatta anche alle mostre immersive, dove con il supporto del video mapping si possono non solo ammirare i quadri dei più celebri artisti ma addirittura “entrarvi”».
Cosa significa essere “user friendly” quando si propone l’acquisto di un biglietto tramite un’applicazione mobile?
«Sicuramente permettere, attraverso pochi click, di acquistare il servizio desiderato. Tiqets ha fatto di questo dogma un elemento chiave per la crescita negli anni, riducendo in tre semplici passaggi gli step per scegliere, pagare e ricevere i biglietti o tour di proprio interesse, direttamente sul proprio smartphone, subito dopo aver pagato online e senza bisogno di dover stampare la ricevuta di acquisto».
In che modo il digitale può fare da volano per il mondo del turismo e della cultura, tra esperienze virtuali in diretta, realtà aumentata e interazioni con app di navigazione?
«La voglia di viaggiare è cosi connaturata alla natura umana che le esperienze virtuali hanno permesso alle persone di tutto il mondo di viaggiare, in pieno lockdown, direttamente dal proprio divano di casa. Questo credo rappresenti un esempio concreto in cui la tecnologia e il progresso viaggiano di pari passo per migliorare le vite degli altri».
Parliamo di sostenibilità a 360°, dai biglietti “green” alla valorizzazione e il coinvolgimento delle comunità locali: il digitale permette davvero tutto questo?
«Il digitale rappresenta un prezioso strumento, pertanto la chiave risiede nel modo in cui viene utilizzato. Se adottato a vantaggio dell’ambiente (eliminando l’obbligo di stampa dei biglietti, ad esempio) o delle comunità locali (permettendo un inserimento diretto delle stesse all’interno dell’indotto economico relativo all’accoglienza), può sicuramente contribuire al miglioramento delle condizioni di vita presenti e future del luogo dove si trova una risorsa turistica».
Riflettendo sul vostro percorso e sulla vostra crescita, che consigli darebbe a chi pensa di fondare una startup nel turismo? Quali sono le competenze manageriali più importanti?
«Tiqets rappresenta sicuramente un esempio di successo alla luce della crescita ottenuta in così poco tempo (anno di lancio 2014, presente in Italia dal 2016). Consiglierei ai giovani di guardare al settore del turismo (specialmente in Italia), poiché rappresenta uno dei pochi settori economici con rendimenti di scala crescenti negli ultimi 10 anni, a livello globale. Il potenziale di crescita per idee innovative e aziende virtuose è pertanto enorme, ma sicuramente deve fare i conti con l’eccesso di burocrazia, che può rappresentare un ostacolo reale. Consiglio dunque a chiunque voglia fare impresa nel Belpaese di avere spirito di iniziativa unito a una buona dose di pazienza».