Via la cravatta: il manager del futuro vestirà informale

In futuro la cravatta servirà solo (in negativo) per impiccarsi o (in positivo) per trastullarsi con giochi stile 50 Sfumature di grigio. Non è colpa del manager Marchionne, noto per l’informale “legge del maglione”. No, la colpa è della solita cultura digitale made in Silicon Valley, che pretende che l’abbigliamento appropriato per dirigere persone e aziende non sia (più) appropriato. O meglio: la fusione fra lifestyle e workstyle fa pendere la bilancia a favore di un abbigliamento più casual.

Di fatto, Google e Facebook stanno imponendo una nuova divisa: nei prossimi anni sneakers e maglione con cappuccio rappresenteranno quello che ieri rappresentava il completo grigio o gessato, il perfetto dresscode del manager. Paradossalmente creando un nuovo status e un nuovo obbligo formale all’informalità. Altro che libertà. Oggi siamo tutti costretti a essere amichevoli nelle relazioni professionali. Costretti ad accogliere i nostri contatti di business (LinkedIn) anche nella nostra cerchia di amici (Facebook).

Costretti ad amare ogni spazio di co-working e la, talvolta stucchevole, liturgia da startupper. Potrebbe dunque addirittura accadere che l’estetica della civiltà industriale, data ora per morta, torni sotto forma di sexy vintage alternativo. Il nuovo ribelle allora vestirà di nuovo gessato, rifiuterà la serata di karaoke con i colleghi e non stringerà amicizia con il suo capo su Facebook.

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Articolo tratto dall’ultimo numero di Dirigibile

Dirigibile è l’inserto di Dirigente – la rivista di Manageritalia dedicato all’innovazione, agli scenari e alle opportunità di un futuro che è già presente.

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