Gli ultimi risultati dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano rivelano che nel 2023 quasi tutti gli italiani (98%) avevano sentito parlare di intelligenza artificiale e più di un italiano su quattro (29%) ne aveva una conoscenza medio-alta. Ben il 25% dichiarava di aver interagito almeno una volta con ChatGPT. Gli utilizzi dell’IA generativa sono molteplici, soprattutto nel mondo del lavoro, ma oggi vogliamo focalizzarci su un uso preciso per capire qual è lo stato dell’arte: il suo utilizzo per la pianificazione delle vacanze.
“L’intelligenza artificiale si trova ovunque”, spiega Yoon Kim, assistant professor al MIT’s Electrical Engineering and Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory, in un articolo di USA TODAY. “Ad esempio, quando cerchiamo qualcosa – su TripAdvisor o Hotels.com – è probabile che un sistema basato sull’IA fornisca una lista di risultati in base alla query inserita”. “Poiché molte delle agenzie di viaggio online hanno già integrato diversi tipi di IA generativa nelle loro piattaforme, le persone potrebbero utilizzarle senza saperlo”, ha aggiunto Matt Soderberg, responsabile del settore aereo USA per Deloitte, che ha indicato l’IA come tema principale nel cambiamento dei viaggi nel suo rapporto “Facing travel’s future”, pubblicato all’inizio di aprile.
Considerando solo ChatGPT o altri strumenti che nascono proprio per la pianificazione dei viaggi con intelligenza artificiale e quindi utilizzati consciamente dagli utenti per quella funzione, i dati che emergono sono interessanti. Un recente studio di YouGov ha dimostrato che il 42% dei viaggiatori inglesi e americani utilizzano o sono propensi a utilizzare l’IA nella pianificazione dei loro viaggi (YouGov maggio 2024). Secondo Matador Network, più di metà degli americani (50,8%) quest’anno la utilizzerà per pianificare le sue vacanze, specialmente famiglie con bambini (57,4%). Questo strumento è molto utilizzato anche dai business travelers: il 77% utilizza l’IA, o è propenso a farlo per organizzare i propri viaggi di lavoro, e il 44% lo ha ha già fatto in passato (dati Matador Network, 2024). Americani e inglesi sono sicuramente avvantaggiati dalla lingua, in quanto l’inglese è la lingua principale utilizzata dalla maggior parte dei modelli e degli assistenti virtuali.
Qual è la situazione in Italia? Abbiamo voluto testare i principali modelli e app che supportano la lingua italiana, chiedendo di “organizzare un viaggio di cinque giorni per due persone in una città d’arte italiana con cose da vedere, luoghi in cui mangiare, spostamenti con mezzi pubblici. Città di partenza Milano”.
I principali modelli disponibili al momento si suddividono fra app da scaricare (iPlan.ai, Tripbot) e siti web gratuiti o freemium (Layla – Roam Around, Wonderplan, Trip planner AI, Explorererg, Curiosio, Vacay, PlanTripAI.com). C’è poi GeekGuide, un’assistente che risponde via Whatsapp o Instagram.
Li abbiamo testati tutti e la prima differenza è che alcuni sono in grado di generare un itinerario completo partendo solo dal prompt (la descrizione dell’itinerario desiderato), altri invece prevedono un percorso guidato di scelta della destinazione, numero dei partecipanti e altre specifiche che aiutano a fornire un risultato più dettagliato. In questo caso, però, la lingua supportata è solo l’inglese. Alcuni modelli, tuttavia, supportano anche l’italiano, con buoni risultati.
Tutti i tool testati offrono itinerari simili: la città scelta è sempre Firenze, come alcuni dei ristoranti suggeriti (ad esempio l’Antico Vinaio o la Trattoria ZaZa). Layla e Vacay offrono sicuramente gli itinerari più completi, in quanto nella descrizione forniscono i link ai siti delle singole location (anche se a volte i link sono in inglese o spagnolo). Anche Explorerg delinea un itinerario dettagliato.
Molto interessante è GeekGuide, un vero e proprio assistente via WhatsApp che, nel nostro caso, ha creato un itinerario vario e completo, offrendo anche una gita a Pisa e includendo lo shopping fra le attività. A parità di descrizione, anche ChatGPT4 ha fornito ottimi risultati, aggiungendo suggerimenti in linea con il profilo del viaggio.
Sicuramente c’è ancora molto da migliorare, ma un modo per ottimizzare i risultati è formulare un prompt il più specifico possibile, includendo anche budget, preferenze alimentari, interessi culturali. Migliore è la descrizione che viene fornita, migliori sono i risultati.
Quali possono essere le implicazioni nell’uso di questi strumenti per il settore del turismo e dei trasporti? Sicuramente c’è una parte di lead generation che su Layla è già attiva nella scelta degli hotel, con tariffe scontate fino al 60% per gli utenti dell’app. Oltre all’advertising mirato, la cosa interessante è che, interagendo e collaborando con questi strumenti, sarà possibile ottenere clienti altamente profilati per il proprio tipo di offerta, sia che si tratti di un hotel, di un’azienda di trasporti o di un luogo di interesse culturale.