Il benessere parte dalla gestione dello stress. Su questo non dovrebbero esserci più dubbi. Per gestire al meglio il proprio sviluppo professionale, un bravo manager deve curarsi sia della formazione, sia del benessere psicofisico proprio e dei collaboratori.
Prendersi cura di sé è un’attività continua e trasversale, sempre più spesso al centro di dibattiti di ordine pubblico. E quindi parliamo tanto di work-life balance, cerchiamo di rendere gli ambienti di lavoro accoglienti e positivi, ci impegniamo a stare bene con noi stessi e con gli altri, cerchiamo di mangiare bene, facciamo sport, ricerchiamo l’equilibrio interiore con la meditazione… ma poi spesso, arriva lo stress a rovinare tutto.
Il servizio di Manageritalia
Le Associazioni Manageritalia offrono ai manager associati un servizio di consulenza e di benessere psicologico per aiutarci a gestire attivamente e al meglio il nostro stress. Tutto parte da un semplice test sullo stress che, indipendentemente dall’esito, può proseguire con un primo incontro con uno psicologo offerto da Manageritalia. Successivamente si può scegliere se continuare con un percorso di supporto psicologico e benessere studiato ad hoc per voi.
Il servizio BenEssere Manager si avvale della collaborazione di esperti professionisti in ambito psicologico, tutti accreditati ad Aipa – Associazione italiana psicologia analitica e coordinati dal dottor Giuseppe Primerano (psicologo e psicoterapeuta, consulente e formatore, specialista di gestione dello stress per persone e organizzazioni) e offre un aiuto, riservato e personalizzato, a tutti gli associati che vogliono gestire attivamente il loro benessere psicofisico.
Lo stress fuori dai luoghi comuni
Che poi, cosa sarà mai questo stress? Già nel 1988 l’Oms l’aveva classificato come l’epidemia mondiale del ventesimo secolo… ma come influisce sulla nostra salute? È sempre dannoso? Come si combatte? Come si gestisce? Come ci si prende davvero cura del proprio benessere? Un po’ di risposte fuori dai luoghi comuni….
Che cos’è lo stress da un punto di vista scientifico?
Il primo a parlare di stress da un punto di vista scientifico è stato il medico Hans Selye, che nel 1980 definì lo stress come la condizione aspecifica che consente all’organismo di adattarsi a qualunque sollecitazione. È perciò una dimensione che non solo appartiene all’essere umano, ma è per lui addirittura necessaria, poiché sono proprio i fattori stressanti a spingere l’organismo all’adattamento, quindi all’evoluzione.
Quindi lo stress fa male? Perché e come?
Occorre distinguere fra due tipi di stress: l’eustress, utile alla sopravvivenza, che dà stabilità all’organismo mediante una risposta momentanea a un evento (tecnicamente chiamato stressore), e il distress, cioè la condizione cronica a eventi stressanti ripetuti nel tempo. La comunità scientifica è d’accordo nell’attribuire al distress “un doloroso stile di vita”, nonché un disagio per la salute e il benessere psicologico dell’individuo: quando il livello di stress è tanto elevato da inibire le capacità dell’individuo di far fronte a situazioni di tensione, si generano stati d’animo negativi come rabbia, ansia, depressione, sensi di colpa, si è vittima di disturbi “psicosomatici” come stanchezza, palpitazioni, cefalea, indolenzimenti del collo e delle spalle… è questo il tipo di stress che va evitato.
Spesso si addebitano al lavoro situazioni di stress, perché?
Da anni stiamo adottando ritmi di vita sempre più convulsi che pervadono anche l’ambito professionale: c’è il rischio che il tempo del lavoro si dilati fino a coincidere con quello della vita personale, precludendo esperienze sentimentali, interessi, passioni, relazioni… Non dimentichiamo, inoltre, che negli ultimi anni la salute psicologica di tutti è messa a dura prova: pandemia, conflitti, cambiamento climatico, inflazione, crisi del lavoro… sono tutti eventi che non aiutano il nostro benessere psicologico.
Ci sono lavori più stressanti di altri?
Il lavoro può essere stressante un po’ per tutti, qualsiasi professione si svolga… ma sicuramente ci sono carriere o ruoli più inclini allo stress. E il manager è proprio uno di questi: le molte responsabilità, le decisioni da dover prendere in velocità, i collaboratori da gestire, le richieste elevate e continue possono generare situazioni di precarietà, tensione, tirannia del tempo e non rendono sereno l’ambiente di lavoro. Oggi, inoltre, al manager viene spesso chiesto di prendersi cura del benessere, anche psicologico, dei propri collaboratori. Ma come farlo adeguatamente, se prima non ci si prende cura del proprio?
Possiamo gestire lo stress? Come?
Sì, è possibile. Prima di tutto occorre individuare i campanelli d’allarme dello stress: quali sono e cosa proviamo rispetto ad essi. Bisogna poi valutare la propria capacità di coping, cioè le strategie che adottiamo per far fronte a un evento stressante e ricreare la nostra “zona di benessere”: c’è chi pratica attività fisica, chi preferisce le tecniche di rilassamento come il training autogeno. Quando però lo stress è troppo elevato e le risorse personali non sono sufficienti, è utile ricorrere all’aiuto di uno specialista.
E se invece volessimo prevenire lo stress? La psicoterapia è utile o serve solo in situazioni “limite”, quando le cose vanno male?
Fa bene sempre e a tutti! Al contrario di quanto si possa pensare, è utile anche quando ci troviamo in un momento positivo: quando le cose vanno bene, con la psicoterapia siamo in grado di farle andare ancora meglio. Non è un caso che personaggi che hanno raggiunto vette altissime nel lavoro e nello sport ricorrano sempre più spesso al supporto di professionisti della psiche umana. E se continuano a farlo è probabilmente per essere sostenuti e rinforzati anche nei momenti di difficoltà o di eccessivo stress, che purtroppo non mancano mai.
Per questo Manageritalia ha lanciato un servizio di supporto psicologico e di benessere a cui tutti gli associati possono rivolgersi: uno spazio utile per prendersi cura di sé e fare “il punto della situazione” su chi siamo e dove stiamo andando, sia come persone che da un punto di vista professionale.
Come faccio a capire se sono stressato/a?
Dobbiamo guardare ai sintomi psicologici; i più comuni sono ansia diffusa, insonnia, tristezza pervasiva e inspiegata, difficoltà di controllare certi comportamenti dettati da rabbia o da desideri compulsivi. Ma anche un senso prevalente di frustrazione e di impotenza, ancorché giustificabili con vicende stressanti sul lavoro o in famiglia, sono segnali di una generale difficoltà a mettere in moto le proprie risorse personali per regolare lo stress e le emozioni che a esso sono connesse. Uno strumento alla portata di tutti è il test Manageritalia: è gratuito, veloce e si fa in autonomia: la restituzione, poi, è affidata a uno specialista durante un colloquio privato e offerto dall’Associazione.
Poi per saperne di più e accedere al servizio, chiama la tua Associazione territoriale o scrivi un’e-mail agli indirizzi dedicati indicando se preferisci vivere l’incontro conoscitivo con il professionista di persona o da remoto:
sosmanager.campania@manageritalia.it
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Sarai ricontattato per definire l’appuntamento. Nel primo incontro, a carico dell’Associazione, potrai valutare, unitamente al professionista, eventuali passi successivi.