CCNL: se lo conosci, lo cerchi

Il contratto dei dirigenti del terziario è un vero alleato nelle sfide che la professione ci propone

DOPO AVER AMPIAMENTE PARLATO sulla rivista Dirigente e sul nostro portale manageritalia.it delle novità dei recenti rinnovi del contratto che Manageritalia gestisce per i dirigenti del terziario (commercio, trasporti, alberghi Federalberghi e Aica, agenzie marittime e magazzini generali), è importante guardarlo nella sua globalità. Perché tutti i dirigenti devono sfruttarlo appieno in ogni momento della loro vita professionale e personale. Troppe volte, infatti, ci è capitato di sentire dirigenti affermare “se l’avessi saputo prima” riferendosi a una delle tante situazioni che il contratto contempla, norma e risolve in tutto o in parte.

Questo, parlando della professione, non succede solo nei momenti difficili, quando ci capita di uscire, volenti o nolenti, da un’azienda che non ci piace o non ci vuole più. Ma avviene ancora più spesso nelle situazioni positive: abbiamo una valida opportunità nella nostra azienda (maggiori responsabilità, trasferimento all’estero) o in un’altra o vogliamo valutare opzioni imprenditoriali di partnership o simili.
È poi altrettanto determinante essere supportati nel valutare – prima di firmare un nuovo contrat
to – un patto di non concorrenza, un possibile contratto a termine, la continuità previdenziale, le condizioni e i benefit aggiuntivi per noi e la famiglia in caso di espatrio.
O ancora, quando vogliamo intraprendere progetti di sviluppo per noi e/o per il management aziendale, possiamo contare – oltre a quanto previsto e finanziato dall’azienda – sul Cfmt, il Centro di formazione management del terziario.
Anche nelle situazioni difficili, come dicevamo, capita di firmare un’uscita senza consultare preventivamente le Associazioni di Manageritalia, perdendo troppo spesso parte di quanto previsto dal contratto in termini di indennità e di supporto per il ricollocamento (l’outplacement pagato dall’azienda che spetta a chi esce per licenziamento o accordo consensuale).

Welfare contrattuale
Lo stesso vale a livello personale, per noi e la famiglia, per aspetti quali sanità, previdenza e copertura rischi su cui tutti dovremmo agire a ragion veduta e consci di quello che abbiamo (e qui il contratto offre tanto) e degli obiettivi che ci poniamo.
Nel caso della sanità possiamo contare sul Servizio sanitario nazionale e sull’assistenza integrativa contrattuale Fasdac e dobbiamo eventualmente valutare come integrarlo con servizi complementari offerti dall’azienda e/o reperibili sul mercato.
Per la previdenza abbiamo l’Inps, la previdenza integrativa contrattuale del Fondo Mario Negri, con gli eventuali e convenienti conferimenti del tfr, e la capitalizzazione differita dell’Antonio Pastore. Ogni anno grazie al contratto accantoniamo circa 11mila euro sui nostri conti previdenziali individuali. È da qui che dobbiamo partire per valutare se e come fare di più.
Stesso discorso per la copertura da rischi vari. Oltre a quanto previsto a livello pubblico (Inail), il contratto ci copre con le specifiche prestazioni dell’Antonio Pastore: temporanea caso morte, invalidità permanente da malattia, esonero pagamento premi, Long term care, Assicurazione Ponte e tutela legale. A questo si aggiunge l’obbligo contrattuale per l’azienda di stipulare per ogni dirigente una polizza infortuni professionali ed extraprofessionali.
Questo è il quadro sintetico di quello che il contratto dirigenti offre, integrandosi con quanto abbiamo a livello pubblico ed eventualmente previsto dall’azienda. Solo alla luce di questo possiamo utilmente valutare se e come personalizzare ulteriormente servizi e tutele nei vari ambiti.

Rappresentanza contrattuale
Manageritalia, che ha stipulato nel 1946 il primo contratto, lavora quotidianamente per svilupparlo seguendo, o meglio anticipando, i mutamenti in atto nel mondo del lavoro, a livello legislativo e di welfare state.
Cerchiamo nuove soluzioni alle opportunità e ai bisogni che individuiamo grazie ai tanti dirigenti che frequentiamo e a quelli che fanno parte degli organi direttivi e dei gruppi di lavoro della Federazione e delle Associazioni, che ci permettono di vivere sul campo l’evolvere del mondo del lavoro manageriale. Lo facciamo anche grazie all’intelligente partnership con le nostre controparti, che va ben oltre un’oculata gestione dei fondi contrattuali. Non è un caso che la formazione sia entrata nel contratto sin dal 1992 con il Cfmt, che per primi abbiamo introdotto la Long term care nel 2001, quando in Italia non si sapeva quasi cosa fosse.
Così come sin dal 1998 abbiamo introdotto nel contratto l’outplacement (rafforzato e ampliato proprio nell’ultimo rinnovo). Da lì nascono le politiche attive per supportare la fase di ricollocamento e per arrivare a offrire, a livello contrattuale, ma anche extracontrattuale, supporti personalizzabili per lo sviluppo professionale.
Lavoriamo perché il contratto sia il migliore strumento per i dirigenti di oggi e di domani, senza dimenticare chi lo è stato in passato. Infatti, la solidarietà è uno dei cardini del contratto e della nostra azione, perché essere in tanti ci permette di trovare sul mercato il meglio a prezzi inarrivabili dai singoli e di non scartare mai nessuno, qualsiasi cosa gli succeda.

Consulenze e servizi contrattuali
Per dare valore a tutto questo e soprattutto ai dirigenti vogliamo fare di più. Vogliamo aumentare il ricorso dei dirigenti alla nostra consulenza perché possano sfruttare appieno il valore del loro contratto.
Per questo comunichiamo e informiamo con il mensile Dirigente, il portale manageritalia.it e i tanti momenti di incontro sul territorio dentro e fuori le Associazioni.
Ma non basta, perché i dirigenti sono presi dal loro lavoro, perché il nostro contratto e la professione manageriale sono oggi sempre più complessi e impossibili da gestire in modo standard. Anzi, oggi, in qualsiasi ambito, la qualità sta nel dare al cliente tutto quanto serve per capire quando, come e dove rivolgersi per ottenere il meglio dal servizio offerto. Questo è il nostro obiettivo, esserci sempre quando serviamo, quando siamo utili e spesso indispensabili per cogliere le opportunità e superare le minacce.

Consulenze e servizi professionali
Siamo però consci che non tutto quanto serve al dirigente, ancor più in un contesto rapido e mutevole quale quello odierno, può essere parte di un contratto nazionale di lavoro.
Ecco perché da tempo sviluppiamo anche servizi in ambito professionale (per esempio career counseling, coaching, check up retributivi, copertura rischi professionali ecc.).
Ecco perché abbiamo lanciato il servizio online di consulenza qualificata AskMit: un filo diretto con avvocati, fiscalisti, giuslavoristi, notai e commercialisti. Questi e altri sono i modi per rispondere e dare forza alla nostra community manageriale.
Ecco perché, oltre all’informazione, puntiamo su consulenze e servizi capaci di rispondere online e offline, nel modo più user friendly possibile, ma sempre con la massima qualità, alle necessità dei manager associati. Insomma, il contratto lo gestiamo per tutti, l’informazione è in alcuni casi pubblica, in altri riservata agli associati, ma la consulenza e i servizi di qualità volti a sfruttare nel modo più efficace il contratto e a integrarlo li offriamo solo ai nostri associati. Tutto questo soprattutto per dare valore al management.
Per soddisfarlo rispondendo ai suoi bisogni, ma anche facendolo partecipe e protagonista di un’azione che valorizza il suo ruolo e porta il suo contributo, oltre all’azienda, alla crescita economica e sociale del Paese.

Facebook
LinkedIn
WhatsApp

Potrebbero interessarti anche questi articoli

Cerca