Oggi la carriera non è più quella di una volta e, proprio per questo, va gestita sempre attivamente. Per farlo, ci sono i servizi di XLabor, la divisione di Manageritalia dedicata al mercato del lavoro manageriale, tra cui la consulenza di carriera: un’opportunità da cogliere non solo nelle fasi di transizione professionale, ma anche quando si è nel pieno della carriera, per restarci essendo visibili e spendibili sul mercato.
I servizi per una carriera sempre attiva
Si tratta di un percorso di orientamento in cinque tappe dedicato ai manager associati, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza e l’interpretazione delle evoluzioni del mercato del lavoro, individuare le migliori opportunità e valorizzare gli strumenti utili per potenziare la propria employability e la propria competitività in ottica di carriera.
Ci sono poi i servizi di coaching, career counseling e l’assessment attitudinale con Hogan per avere un feedback, spendibile anche all’esterno, sul proprio potenziale in termini di leadership, capacità di gestire lo stress e valori e motivazioni che ci guidano; il bilancio di competenze, utile soprattutto ai manager in transizione, per fare il punto sui propri punti di forza; la consulenza sulle politiche attive contrattuali (quelle inserite nei servizi di Cfmt, ma supportate da XLabor) e pubbliche. Insomma, di tutto e di più per chi è occupato e vuole capire le possibilità di carriera dentro e fuori l’azienda attuale o per chi è in fase di transizione.
Le esperienze di quadri e dirigenti
Servizi oggi sempre più utili, come ci racconta Paola Poli, una dirigente che ha cambiato incarico e ha utilizzato sia l’orientamento al mercato del lavoro manageriale sia il bilancio di competenze: «Il percorso è molto utile e interessante, grazie anche al forte filo conduttore che lega tutti gli incontri, molto ingaggiante e dal respiro ampio.
I contenuti fanno riflettere su aspetti che spesso, troppo presi dal lavoro, si tende a tralasciare: l’importanza del networking sempre e comunque, anzi, proprio quando le cose vanno bene, e la necessità di creare situazioni per gestirlo e ampliarlo. Personalmente, ho affrontato il percorso soprattutto in chiave di sviluppo di business e professionale; per me è stato un forte stimolo nella definizione di alcuni punti fermi e strumenti per gestire in modo più attivo la carriera». Percorsi anche per i quadri, che uno di loro ha trovato utile in un momento di transizione, culminato con la ricollocazione: «Dopo anni nella stessa azienda mi hanno dato gli strumenti e fatto capire come muovermi in un mercato del lavoro cambiato e diverso rispetto a quello che conoscevo; ho imparato tanto e messo a frutto il tutto nella fase di ricerca. Mi hanno seguito professionisti validi, ma anche empatici e solari, capaci di darmi slancio in un momento difficile».