Parliamo tanto, in questi momenti di permacrisi e impellente necessità di cambiamento, di benessere sul lavoro. Ma siamo sicuri di fare tutto quanto serve per gestirlo?

Mai come oggi la vita e la professione ci propongono sfide sempre più difficili e comportano elevato stress per tutte le persone di ogni organizzazione aziendale. Compito del manager è, oggi sempre più, anche quello di prendersi cura del benessere, anche psicologico, dei suoi collaboratori. Ma come si può farlo adeguatamente, se prima non ci si prende cura del proprio?

Allora partiamo dal definire il benessere psicologico. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il benessere psicologico come una condizione in cui “l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni”.

Insomma, quel diapason dove tutto suona armonicamente all’unisono che abbiamo tutti vissuto. Ma bisogna fare in modo di viverlo sempre, o quasi. E per farlo, per gestire e sviluppare il nostro benessere mentale nei momenti, anche esterni, più difficili, è il caso di farci dare una mano da un esperto, uno psicologo. Non serve essere matti, anzi, matti si è se non pensiamo di avere anche solo un confronto, un check e un aiuto per avere tutti gli strumenti per gestire e sviluppare quel benessere e scacciare lo stress. Certo, solo quello negativo.

E qui entra in gioco il supporto delle Associazioni territoriali di Manageritalia. È proprio quando le cose si complicano, in bene o in male, che il sostegno di Manageritalia si fa più forte. Per questo c’è Sos Manager, il servizio di supporto psicologico e di benessere per tutti gli associati