Novità per il 2023 in casa FASDAC

Anticipazione della manovra “espansiva” varata dal Fondo a partire dal 1° gennaio 2023

Cinque ambiti di intervento per un impatto netto annuo di oltre 5 milioni di euro sono i principali numeri della manovra varata dal FASDAC per adeguare sempre di più la propria offerta al bisogno di salute degli iscritti.
Obiettivi ad impatto immediato si affiancano ad altri a respiro più strategico. Ambiti che è sempre più opportuno affrontare tempestivamente (vedi la prevenzione o l’ampliamento alla nuova branca della parodontologia) si affiancano ad altri che peseranno sempre di più in futuro (vedi l’ambito socio-sanitario).

È il livello di assistenza a cui la manovra destina maggiore attenzione.

I PROVVEDIMENTI IN AMBITO ODONTOIATRICO

La compartecipazione del Fondo in convenzione diretta passa all’80%
La misura di maggior impatto è senza dubbio l’aumento della compartecipazione a carico del Fasdac nella forma diretta che dal 1° gennaio 2023 passa all’80%. Conseguentemente la quota a carico degli iscritti scende dal 30 al 20%.

Adeguamento tariffe in forma indiretta
Nella forma indiretta sono state di conseguenza definite delle tariffe di rimborso più alte che però dovranno sempre confrontarsi con un “mercato” mediamente più costoso in quanto non intermediato dal Fondo.

Una nuova branca: la parodontologia
L’intervento sulle misure di compartecipazione è stato integrato da una scelta di natura qualitativa e strategica: l’ampliamento all’intera branca della parodontologia che, fino ad ora, era limitata ad un numero ridotto di prestazioni per lo più fruibili nella sola forma diretta.

Igiene orale rimborsata anche in forma indiretta
Corollario a queste iniziative è stato il riconoscimento della possibilità di effettuare l’igiene orale (ablazione del tartaro) oltre che in convenzione, anche nella forma indiretta, sempre nel limite di due volte l’anno tra le due forme di rimborso.

IMPORTANTE
Le novità relative all’odontoiatria decorrono dal 1° gennaio 2023 con riferimento alla data dei documenti di spesa.
È stato creato un nuovo modulo odontoiatriche 2023. È necessario dunque che le fatture datate 2023 (anche a saldo di acconti 2022) siano accompagnate tassativamente dal nuovo modulo.
Sia nella forma diretta che indiretta, in ottica di miglior favore per gli assistiti, sarà comunque applicata la percentuale di rimborso dell’80% nei casi di fatture in “acconto” nel 2022 e relative fatture a “saldo” nel 2023.


Nel costruire la manovra non è mancata la volontà del Fondo di rafforzare la Prevenzione. Sin dal 2005, anno in cui è stata introdotta nel sistema assistenziale, la Prevenzione ha assunto una rilevanza strategica nell’offerta sanitaria del Fondo. Gli aventi diritto – al momento i soli titolari – hanno dimostrato una elevata sensibilità alla tematica: nell’anno in corso, anche per effetto dell’estensione ai dirigenti pensionati, si stima di spendere per questa voce quasi 2 milioni di euro, circa il doppio di quanto avvenuto nel 2021.

I PROVVEDIMENTI IN AMBITO PREVENZIONE
Il nuovo biennio di prevenzione viene rinnovato a partire dal 1° gennaio 2023 e vede confermati gli attuali 7 moduli, strutturati su due differenti livelli di approfondimento, a cui si può accedere sulla base dell’età e del sesso.
A partire dal mese di marzo 2023 se ne introducono ulteriori 2 dedicati alla prevenzione oncologica della cute ed alla prevenzione delle malattie respiratorie.

Viene inoltre inserito nel modulo della prevenzione di base un ulteriore esame di laboratorio: la creatininemia.
Per tutti gli approfondimenti relativi ai moduli esistenti, visita la pagina.


La manovra ha previsto l’inserimento di una compartecipazione a carico degli assistiti per le terapie fisiche e riabilitative fruite nella forma diretta. Il provvedimento è stato dettato dall’esigenza di rendere coerente il sistema convenzionale che prevede per tutte le tipologie di prestazioni una quota a carico dell’assistito.

Corrispondentemente sono state ridotte le tariffe di rimborso nella forma indiretta.
All’assenza di una compartecipazione della spesa sono anche attribuibili ampie zone di inappropriatezza delle prestazioni, evidenziate empiricamente dai controlli operati dagli uffici in fase di liquidazione.
Si è ritenuto, quindi, che questo intervento rappresenti lo strumento più idoneo a generare meccanismi di responsabilizzazione ad un utilizzo virtuoso delle risorse comuni a tutti gli iscritti al Fondo.

IMPORTANTE
La compartecipazione del 10% decorre dal 1° gennaio 2023 con riferimento alla data dei documenti di spesa


Attualmente il Fondo riconosce, come è noto nella sola forma indiretta, tre tipologie di ricoveri per patologie non acute in ambito territoriale:
– i ricoveri per lungodegenza presso Residenze Sanitarie Assistite (RSA);
– i ricoveri particolari;
– i ricoveri riabilitativi.

I PROVVEDIMENTI IN AMBITO RICOVERI SANITARI A RILEVANZA SOCIALE
Per ciascuna tipologia sono state riviste le tariffe giornaliere di rimborso portando quelle per la “lungodegenza” da 40 a 60 euro, quelle per i ricoveri “particolari” da 80 a 100 euro e quelle per i ricoveri “riabilitativi” da 180 a 200 euro.

La revisione delle tariffe giornaliere rappresenta un primo segnale concreto verso le prestazioni sanitarie a rilevanza sociale e testimonia la maggiore attenzione del FASDAC verso le tematiche fortemente connaturate alla caratteristica delle prestazioni a carattere socio-sanitario.


Con l’intento di essere maggiormente presenti nell’ambito sanitario a rilevanza sociale, raccogliendo anche le esigenze degli assisiti con età più avanzata, il Fondo ha allargato le prestazioni di rimborso anche ai ricoveri presso strutture come le case di riposo e centri diurni.
L’intervento riveste particolare importanza in quanto si rivolge a una popolazione non autosufficiente che, per svolgere le attività della vita quotidiana, necessita di un supporto professionale non necessariamente a carattere sanitario che in precedenza era in gran parte garantito dalla famiglia allargata.

I PROVVEDIMENTI IN AMBITO RICOVERI SOCIO SANITARI A RILEVANZA SANITARIA
Nella forma indiretta è ora previsto un contributo giornaliero di 30 euro senza limitazioni di giornate annue.
Si ritiene che un contributo mensile di 900 euro costituisca un significativo supporto economico all’assistito.

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