Consulenza contrattuale: un servizio fondamentale

Il supporto professionale offerto dalle Associazioni Manageritalia per gestire opportunità e minacce nel lavoro di oggi e di domani

La consulenza contrattuale, uno dei servizi fondanti e fondamentali di Manageritalia, viene fornita dalle Associazioni territoriali ed è utile prima di prendere qualunque decisione sul nostro rapporto di lavoro attuale e/o futuro.

Manageritalia, con le sue Associazioni, è il miglior esperto sui contratti che la Federazione stipula e gestisce, quello dei dirigenti del terziario, ma supporta al meglio anche quadri ed executive professional con i loro vari contratti.

Vediamo allora le principali casistiche nelle quali la nostra consulenza sul contratto di lavoro è un must e quando questa deve diventare una vera e propria assistenza sindacale.

Prima che il rapporto di lavoro abbia inizio, le Associazioni forniscono consulenza contrattuale, dando il proprio parere in merito alla lettera di assunzione proposta al dirigente, valutandone tutti gli aspetti: retribuzione, periodo di prova, eventuale patto di non concorrenza, applicazione del contratto collettivo e ogni altro elemento utile.

Durante lo svolgimento del rapporto di lavoro, le Associazioni forniscono informazioni sul contratto collettivo e, su richiesta dell’interessato, ne verificano la corretta applicazione, innanzitutto per quanto riguarda la retribuzione, con particolare riferimento negli ultimi anni a quella variabile, e a tutti gli aspetti positivi che intervengono nel caso di avanzamenti di carriera, trasferimento in Italia o all’estero, aumento delle deleghe e delle responsabilità. Vengono date informazioni sui rinnovi contrattuali collettivi economici: quali sono gli aumenti e quali le modalità di applicazione. Viene fornita anche assistenza per la verifica e l’eventuale ricalcolo della retribuzione individuale. Non sono infatti infrequenti i casi di controllo e ricostruzione delle retribuzioni di tutto il periodo di servizio prestato presso lo stesso datore di lavoro: a volte, l’intera vita lavorativa dirigenziale.

Sotto il profilo normativo, la consulenza riguarda tutti gli istituti contrattuali – e le norme di legge – che regolano il rapporto di lavoro, come ad esempio la malattia, gli infortuni, le trasferte, il mutamento di mansioni o il trasferimento di proprietà dell’azienda.

Quando sorgono i problemi

La consulenza diventa vera e propria assistenza sindacale nel caso in cui sorgano contrasti con il datore di lavoro e il dirigente veda violati i propri diritti, oppure nel caso il contratto di lavoro non sia applicato correttamente o sia, addirittura, disatteso. A maggior ragione, la consulenza contrattuale può sfociare in assistenza sindacale in occasione della cessazione del rapporto di lavoro. Se è il dirigente che vuole lasciare l’azienda perché ha avuto un’offerta di lavoro interessante o perché vuole pensionarsi, è sufficiente un servizio di consulenza.

Le Associazioni Manageritalia forniscono il servizio di comunicazione telematica al ministero del Lavoro per le dimissioni e le risoluzioni consensuali. Tuttavia, se è il datore di lavoro a voler risolvere il rapporto, procedendo a un licenziamento o proponendo una risoluzione transattiva, l’Associazione territoriale assiste il dirigente sia nelle trattative di conciliazione sia nell’avvio della procedura di ricorso al Collegio di conciliazione e arbitrato.

In fase di risoluzione del rapporto, il servizio sindacale elabora conteggi necessari per condurre le trattative. Inoltre, in ogni caso di cessazione del rapporto, il dirigente può far verificare i conteggi delle sue spettanze di liquidazione, primo fra tutti il conteggio del tfr.

 

PER CHI L’HA UTILIZZATA, È UNA CONSULENZA DETERMINANTE

Vediamo ora due casi reali e agli opposti di dirigenti che hanno utilizzato al meglio la consulenza contrattuale di Manageritalia

Partiamo da Mauro Ferrari, chief marketing officer di una nota grande impresa, che un giorno riceve una proposta irrinunciabile da un’altra azienda. Dopo un lungo percorso di selezione, l’euforia è al massimo. Si tratta di una sfida ancora più stimolante dell’attuale, in un’azienda di pari, se non superiore, livello per situazione e prospettive di mercato, e anche con un aumento della retribuzione più che buono, reso ancora più interessante da un sistema incentivante davvero ineguagliabile, a fronte di risultati non banali.

Inutile dire che Mauro è al settimo cielo, tutto procede per il meglio, se non fosse che gli viene dato un solo mese prima di entrare nel nuovo incarico, mentre nella sua attuale azienda deve dare un più ampio preavviso. Inoltre, non vuole “uscire” rovinando un ottimo rapporto. Allora, che fare? Accenna qualcosa in azienda, ma capisce che si mette male: rischia di perdere faccia e soldi. Un collega gli consiglia di sentire la sua Associazione territoriale di Manageritalia.

Qui, trova subito un aiuto concreto e una professionalità non comune. In pochi giorni ha in mano due strategie da mettere in campo: una con l’azienda che deve lasciare e una per gestire al meglio il nuovo contratto con l’azienda tanto ambita, che gli propone un patto di non concorrenza, definito da Manageritalia come una vera bomba a orologeria.

Insomma, Mauro si ritrova a chiudere la classica situazione da “due piccioni con una fava” grazie a quel collega che gli ha consigliato di rivolgersi a Manageritalia: “Non puoi fare da solo e a chi altro vuoi rivolgerti, se non a loro, che sono quelli che discutono il nostro contratto di dirigenti del terziario?”. Ebbene, il risultato è davvero straordinario e Mauro parte al meglio per la nuova sfida.

Veniamo alla seconda storia, quella di Francesca Colò. Francesca, communication & pr director di una multinazionale del digital, naviga nell’oro: tutto va bene, il lavoro è stimolante… Un giorno, di punto in bianco, viene chiamata in call dal group hr Europa. Lungi da lei pensare male.

Purtroppo, però, l’incontro si rivela tutt’altro che piacevole. In sintesi, le comunicano che c’è un cambio del modello organizzativo e gerarchico: i director delle funzioni di staff nei singoli paesi vengono cancellati e posti gerarchicamente sotto a un unico director per l’Europa. Per lei non c’è più spazio a quel livello, a meno che non accetti un demansionamento e un bel taglio, non solo di stipendio, ma anche di sviluppo e prospettive.

È un vero pugno nello stomaco. E allora, che fare? Chiama subito il suo compagno. La sera a casa c’è una brutta atmosfera, anche per non mostrare troppo il disagio ai figli piccoli. Decide col marito di chiamare la mattina successiva la sua Associazione di appartenenza. La telefonata dura pochi minuti, durante i quali le viene fatto comunque un quadro della situazione. Ma non finisce lì: le viene chiesto di recarsi subito in sede.

Dopo poche ore, è davanti a una persona che nei primi 5 minuti la rassicura ulteriormente e le dice esplicitamente che il contratto in questo caso le dà una bella mano e poi l’esperienza accumulata da Manageritalia in questi casi fa il resto.

Francesca rimane in ballo 15 giorni, alla fine dei quali chiude con l’azienda che tanto amava, ma che non la vuole più, almeno nel precedente ruolo.

Esce bene grazie a un buon contratto e a un’ottima consulenza e assistenza, sia professionale che umana. Fruisce anche delle politiche attive contrattuali offerte da XLabor e Cfmt e, dopo qualche mese, ritrova un incarico come dirigente.

consulenza contrattuale manageritalia

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