Come avete affrontato nell’immediato l’emergenza coronavirus in Associazione con dipendenti e associati?
«Abbiamo tempestivamente comunicato ai nostri associati che gli uffici di Manageritalia Campania, sebbene chiusi al pubblico, in ottemperanza del decreto governativo dell’11 marzo, garantiscono tutti i servizi da remoto con l’obiettivo di proteggere la salute dei collaboratori e degli associati».
Quindi, seppure a distanza, offrite i soliti servizi e rispondete al meglio alle inevitabili richieste di supporto dei manager che si trovano in situazioni sempre più difficili?
«Certo, andiamo avanti nel nostro lavoro di assistenza e supporto dei nostri associati. Insieme e sempre connessi».
Come vanno le cose a livello sanitario, ma soprattutto sociale nelle vostre città e in regione?
«Le istituzioni stanno facendo del loro meglio consapevoli che la nostra sanità non reggerebbe all’onda d’urto dell’epidemia. Ad oggi i casi sono circa 400, un numero ancora gestibile. Le keywords al momento a livello sociale sono #incertezza e #paura. Ma è mia opinione che in questo momento la società civile ne venga fuori rafforzata. La società civile si è svegliata in una società del rischio e sta lottando per divenire un luogo dove generare fiducia e maggiori connessioni».
A livello economico, anche se è presto, come vede la situazione e che ritorni ha dai vostri associati?
«Il fermo totale dell’economia in regione, rappresentata da un tessuto economico di micro e piccole imprese, è una minaccia estremamente seria per il lavoro in Campania. Turismo e commercio – settori da sempre trainanti il Pil della nostra regione – risultano essere tra i più impattati dagli effetti della recessione causata da Covid 19. Le disdette per le attività ricettive superano il 60% e arrivano fino a maggio».
Guardando al futuro, come pensa di affrontare, come Associazione la fase dopo l’emergenza?
«L’Associazione deve svolgere un importante ruolo sia nella fase di emergenza, mettendo a disposizione di tutti gli associati informazioni puntuali ed esaustive sui decreti ministeriali, sia nella fase successiva, fornendo non solo supporto sindacale ai nostri associati, ma soprattutto interloquendo, attraverso Cida, con le istituzioni per assicurare la ripresa in tutti i settori sociali ed economici».