Audible: gli audiolibri salveranno la lettura?

A tu per tu con Marco Azzani, country manager Audible Italia

L’Italia è notoriamente un paese dove si legge pochissimo: oltre la metà della popolazione non legge neppure un libro all’anno. In uno scenario di disinteresse nei confronti del libro, cartaceo o elettronico, la versione “audio” può avere prospettive di crescita?
Gli audiolibri possono diventare uno strumento efficace per avvicinare i non lettori ai libri e alla lettura, ma anche per arricchire l’esperienza di chi legge abitualmente e degli appassionati. Audible crede fermamente nelle potenzialità dell’audio e stiamo assistendo a un crescente aumento dei fruitori di audiolibri, molti dei quali non sono frequentatori delle librerie tradizionali o online. La lettura si è infiltrata da tempo nei luoghi della mobilità e i device, le app, i file audio rispondono meglio a un diverso modo di organizzare il tempo. Grazie agli smartphone infatti la modalità di fruizione dei contenuti è cambiata ulteriormente e le persone si sono avvicinate sempre di più a questa nuova formula: sulla app Audible gli audiolibri vengono ascoltati mentre si guida, si viaggia per lavoro, si fa sport e in tante altre situazioni nel quotidiano. Si tratta di un segmento in fortissima crescita cui Audible risponde con grandi voci, esperienze, contenuti e titoli adatti a tutti i tipi di lettori, stimolando e supportando la rivoluzione dell’audio in Italia.

Chi ascolta un audiolibro è un lettore che fruisce di contenuti anche audio oppure si tratta di qualcun altro?
I consumatori di audiolibri sono molteplici: da chi ha sempre letto libri nel modo tradizionale ed è incuriosito da questa nuova esperienza a chi preferisce ascoltare storie raccontate da grandi voci che possono emozionare e fare vivere un’avventura sensoriale unica; da chi non ha tempo per leggere un libro e quindi lo ascolta in macchina, in viaggio o si rilassa, a chi invece ama ascoltare storie prima di andare a dormire, come i bambini. Per i meno inclini alla lettura abbiamo cominciato a proporre podcast e serie audio originali come i corsi di inglese di John Peter Sloan o le grandi serie di Alien e X-Files, interpretate dagli stessi attori della serie tv, ma su storie originali.
Insomma, basta scaricare la app di Audible per trovare un ampio catalogo con tantissimi titoli e novità dedicati non solo ai lettori più appassionati ma anche a un pubblico più generalista, amante del mondo dell’entertainment e dell’immaginazione, affamato di nuovi contenuti, desideroso di più tempo a disposizione per ascoltare, imparare e divertirsi.

Cos’è l’Audible Academy e a chi si rivolge?
Il progetto Audible Academy è un corso di scrittura e drammaturgia per l’audio promosso da Audible Italia con l’obiettivo di formare nuovi autori e adattatori di opere pensate e realizzate specificamente per l’ascolto. I partecipanti hanno la possibilità di seguire un vero e proprio percorso formativo, apprendendo la teoria e le tecniche della costruzione dell’immagine acustica, affiancati da affermati autori del settore per migliorarsi, sviluppare il potenziale e crescere professionalmente, con la possibilità alla fine del percorso di collaborare con Audible. Al termine del corso il comitato scientifico, composto da personaggi di spicco dell’entertainment e del giornalismo italiani, tra cui Sergio Ferrentino, Matteo Caccia, attore teatrale e conduttore radiofonico, Massimo Carlotto, scrittore, sceneggiatore e giornalista, Gianluca Nicoletti, giornalista, scrittore e conduttore radiofonico, Gianmaria Tammaro, giornalista, e Dario Picciau, regista e artista audiovisivo, oltre al team produttivo di Audible, selezionerà il progetto migliore, che verrà prodotto da Audible Studios e distribuito sul sito e sulle app Audible nel corso del 2019. Inoltre, allo studente che più si sarà contraddistinto per creatività e capacità di creare “immagini sonore” verrà proposta una collaborazione con Audible per lavorare allo sviluppo di nuove sceneggiature per Audible Originals nel corso del 2019.

Il futuro dei contenuti leisure e business è audio? In un’epoca digitale vede un ritorno all’oralità?
È stata la prima forma di racconto e, anche senza andare troppo lontano nel tempo, è da sempre il primo modo in cui apprendiamo storie, ascoltandole da genitori e insegnanti. Non vedo contrasto tra oralità e digitale dal momento che la grande potenziale del digitale è che consente di innovare sempre fornendo servizi e prodotti migliori, più funzionali e sempre interessanti. A questo noi aggiungiamo un modello di business estremamente vantaggioso, dato che con un abbonamento mensile molto economico diamo accesso illimitato a decine di migliaia di contenuti. Quel che ne risulta è un engagement medio dei nostri utenti altissimo – oltre 18 titoli l’anno vengono ascoltati in media dai nostri clienti – che da un altro rende gli ascoltatori più fedeli e dall’altro permette agli autori di raggiungere un pubblico più ampio e nuovo e quindi di essere retribuiti su volumi maggiori di quelli medi su altri formati.

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