Brexit: comunque vada non sarà un successo

Giovedì 23 avremo il verdetto sulla volontà di uscita o meno dei cittadini inglesi dall’Europa. Un’Europa dove l’Inghilterra è a pieno titolo, sebbene l’abbia presa a spizzichi e bocconi (per esempio mantiene la sua valuta e non è entrata nell’euro).

Qualunque sia l’esito del voto, e al momento i no sembrano riprendere forza, non sarà un successo. Certo, se prevarrà il no sarà certamente un bene, o meglio il meno peggio, visto l’ulteriore indebolimento della costruzione europea dato da questo referendum e dalle motivazioni sottese. E anche l’Inghilterra ne uscirà indebolita e straziata.

Ma dovrà essere solo il punto di partenza di una nuova Europa che dovrà ricostruire quasi dalle fondamenta la sua ragion d’essere politica, economica e sociale.

L’eventuale uscita dell’UK dall’Euro sarebbe un processo nell’immediato visibile a livello valutario e finanziario, ma per il resto lungo e complesso.

Ma diamo per scontato che prevalga il no, come auspichiamo. Subito dopo sarebbe bello vedere una forte reazione di tutti gli stati europei e della politica che sta a Bruxelles, per ridare corpo e anima a un’Europa vera della quale non possiamo fare a meno per stare non da gregari in questo mondo globale in continuo cambiamento.

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