E allora gli inglesi sono fuori! Infatti, se tutto il Regno Unito esce dalla UE, hanno votato così Inghilterra e Galles (53% Leave), mentre Scozia (62% Remain) e Irlanda del Nord (56% Remain) hanno votato per restarci. E questo sarà forse il prossimo referendum sullo stare o meno nel Regno Unito, mai così “disunito”.
Un voto, quindi territoriale, perché anche nella stessa Inghilterra è la “campagna” che ha ampiamente votato per uscire, a fronte di Londra e qualche altra grande città che volevano restare.
Un voto nel quale conta molto anche l’anagrafe, perché i giovani e i più istruiti hanno votato per restare e i meno giovani e istruiti per uscire.
Una divaricazione anagrafico territoriale e sociale forse mai ampia come oggi che torna sempre più spesso a caratterizzare ogni chiamata al voto al di là e al di qua dell’Atlantico. Tant’è che qualcuno, e non è la prima volta, mette in dubbio che tutti abbiano il diritto di votare.
Comunque, seppure le borse ballino e le certezze manchino, perché non pensare che questa situazione smuova la politica e tutti a prendere veramente in mano il bandolo di un’Europa che abbia un’anima?
Forse non ci resta che crederci e se possiamo fare anche qualcosa per spingere la nostra politica e non solo a fare la voce grossa in Europa, perché l’Europa diventi davvero “grossa”.
Non pensate?
