Leggendo oggi l’ultimatum per dichiarare di non avere e vedere la TV e quindi essere esentati dal pagamento del canone Rai, pare di vivere in un altro stato.
Infatti, si dice anche che se uno avesse nella casa di residenza la bolletta energetica a suo nome e il canone Rai a nome del coniuge/convivente, l’Ente preposto, diventato improvvisamente intelligente, ne trarrebbe le logiche conclusioni mettendo sulla bolletta il canone e annullando quello a nome di chi non la paga.
Ecco la prova «La dichiarazione non va inviata se l’utenza è intestata a un componente del nucleo famigliare e il canone a un altro, perché in questo caso la voltura sarà fatta in automatico. La dichiarazione non va presentata neppure nel caso di un unico soggetto titolare di più utenze perché in questo caso l’addebito sarà sempre uno solo e avverrà sulla bolletta della casa di residenza anagrafica».
Non vi nego che sono stupito da tanta e improvvisa capacità di mantenere semplici le cose che già lo sono e di usare dati di diverse fonti per fare in automatico quei minimi passi logici volti a semplificare la vita degli utenti, contribuenti ecc.
Volete dire che il nostro Stato sta cambiando status?
Insomma, vediamo se alle promesse seguiranno i fatti. Aspettiamo di vedere quanti reclameranno doppie bollette ecc. Perché quando sbagliano non lo fanno mai a danno loro.
Ma poi, se saranno così bravi, mi chiedo perché questi incroci non li fanno anche con il pagamento delle tasse ecc. Cioè, cosa ci vuole a incrociare redditi dichiarati con spese, attività mobili e immobili possedute e variate. Volete che lo si possa fare solo per il canone?
Allora, mi raccomando, vediamo di pagare il canone tutti e solo una volta. E poi appuntamento con le tasse, dove tanti pagano proprio poco o nulla pur avendo un sacco di televisori.