Cida all’incontro tra Salvini e le parti sociali

Oggi all’incontro del vicepremier Matteo Salvini con le parti sociali, Mario Mantovani, presidente Cida, ha rappresentato i manager. Lo abbiamo intervistato.


Qual è stato l’obiettivo del vicepremier Salvini?

«Salvini e gli esponenti di governo della Lega vogliono anticipare ad agosto la discussione dei temi della Legge di Bilancio. Hanno sviluppato una serie di proposte, al centro delle quali c’è la flat tax e hanno ascoltato orientamenti e priorità dalle parti sociali. Nel presentarle hanno rivendicato i risultati della loro parte di governo, rimarcando spesso la distanza con il Movimento 5 Stelle».


Quale visione del mondo del lavoro ha espresso il vicepremier?


«Una visione economica in cui il Governo è molto attivo, anche con investimenti diretti e sgravi fiscali per aziende e persone fisiche. Una visione molto diversa da quella presentata dagli esponenti del M5S in occasione della relazione Inps, altrettanto interventista, ma centrata sui trasferimenti di natura assistenziale, senza mai citare la situazione di lavoro e produttività nelle aziende».


Con quali ipotesi di lavoro uscite da questo incontro?

«Serve stabilità e un’operazione di “manutenzione”, sia delle infrastrutture, sia delle politiche di welfare. La stabilità politica e sociale deve evitare che gli auspicati incrementi di pil e di reddito individuale si trasformino solo in un aumento del risparmio, spinto dall’incertezza del futuro, invece di trainare la domanda e i consumi. La manutenzione della rete infrastrutturale fisica e anche del nostro sistema di welfare, servono a rendere più moderno il Paese ed eliminare sacche di inefficienza e di ineguaglianza. Nei prossimi giorni le parti sociali presenti all’incontro consegneranno le proprie proposte per un nuovo giro di consultazioni in vista della legge di bilancio».


L’incontro di oggi quale ruolo riconosce alle parti sociali?

«Si manifesta e si sente la necessità di incontri con le parti sociali e soprattutto di un dialogo continuo e trasparente. Meglio un incontro irrituale che scambi a distanza. È evidente che è stato utile al vicepremier e al suo partito per rafforzare la sua posizione nel governo. Quanto alle polemiche sull’incontro ha detto “nessuno al Governo si deve offendere, ci stiamo portando avanti. Vedo però che sulle proposte del M5S nessuno di voi è d’accordo, ovviamente lo rappresenteremo”».


Quale immagine del sistema economico del nostro paese esce da questo incontro, ascoltando le proposte governative e le domande delle parti sociali?

«C’è una fortissima maggioranza di partecipanti molto concentrata sulle esigenze immediate di agevolazioni, sgravi, credito per micro e piccole imprese e professionisti. Noi che, con Cida, portiamo la voce dei manager italiani, abbiamo rappresentato quel mondo economico che in tutti gli altri paesi traina l’economia, quello delle organizzazioni più grandi e strutturate, sottodimensionato rispetto ad altri paesi, fondamentale per una crescita solida. Un paese che tende a difendere un modello basato su imprese molto piccole, in settori poco innovativi, poco orientate alle trasformazioni organizzative, digitali e delle competenze. Un sistema in difesa, che continua a vedere la sola riduzione dei costi, pur spesso necessari (cuneo fiscale, pace fiscale, riduzione adempimenti) come chiave di sostenibilità economica».

All’incontro conclusosi da poco, oltre a Mantovani era presente, tra gli altri, anche il presidente di Manageritalia Guido Carella.



VEDI IL COMUNICATO STAMPA: Cida: “Servono stabilità politica e manutenzione”

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