CIDA: vogliamo contribuire a trovare soluzioni

Si è svolta ieri a Roma l’Assemblea CIDA con oltre 200 delegati di tutte le federazioni aderenti. Nella parte pubblica gli interventi del presidente dell’Inps Pasquale Tridico e del sottosegretario al ministero del Lavoro e delle politiche sociali Francesca Puglisi

“Il management italiano si prende la responsabilità di contribuire ad affrontare la difficile situazione anche fuori dalle aziende. Vogliamo essere ascoltati e fare la nostra parte per trovare e realizzare le soluzioni che servono”. Questo in estrema sintesi il messaggio che ha lanciato ieri il presidente Mario Mantovani all’Assemblea CIDA, davanti a oltre 200 delegati provenienti da tutt’Italia in rappresentanza di tutto il management italiano e rappresentanti di politica, istituzioni e business community.

Aprendo i lavori, Mantovani ha detto “La giornata di oggi è dedicata ad approfondire alcuni aspetti delle profonde trasformazioni in atto nel mondo del lavoro. L’accelerazione delle dinamiche tecnologiche, economiche e sociali è notevole, lo scontro tra forze contrastanti può provocare un vero terremoto. I manager non possono prevedere i terremoti, ma devono approfondire le possibili cause, mettendo in atto tutte le azioni necessarie. Il futuro del lavoro non è una linea tracciata, è in larga parte tutto da scrivere e noi abbiamo il compito di provare a farlo: unendo le forze”.

L’intervento di Mantovani ha poi toccato le mutazioni in atto nell’economia, nel lavoro e quindi nel welfare. Tutti aspetti nei quali chi rappresenta i manager e i manager stessi hanno su ambiti diversi e in forte sinergia tanto da dire, fare e dare. Ha poi affrontato una delle principali emergenze e evidenze: “Terminato il periodo della grande crescita materiale, anche nel nostro paese si scaricano sulla società prospettive di ampia divergenza economica – più che disuguaglianza – tra territori, categorie e generazioni. Il welfare deve essere strumento di coesione e di convergenza, ma nel tempo si è incrinato il patto tra chi dà e chi riceve.


E ha poi chiuso ribadendo ruolo, impegno e disponibilità del management: “Il management italiano sta acquisendo una consapevolezza crescente della situazione ed è nella nostra natura accettare le responsabilità. Non passivamente, mettendoci alla ricerca di soluzioni. Non contro qualcuno, meno che mai contro i politici, ma chiedendo di essere ascoltati. Non ci attendiamo la soluzione dei problemi, ma di fare la nostra parte per trovarla e realizzarla.


Nei prossimi mesi porteremo i dati dell’Osservatorio nei diversi territori, dove discuteremo le nostre idee e ascolteremo le testimonianze dei colleghi impegnati direttamente nella trasformazione delle aziende che guidano. Cercheremo di condividere questo viaggio con le Istituzioni, e specialmente con chi al loro interno è consapevole di quanto il vero viaggio sia lungo e difficile. E non si lasci troppo condizionare dalla necessità di raccogliere consenso nel breve termine”.

Vedi comunicato.

Nel suo intervento il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha detto: “La sfida del balzo tecnologico e l’inclusione sociale sono due obiettivi che possono essere raggiunti molto meglio e molto più efficacemente se la classe dirigente di questo Paese, sia pubblica che privata, insieme con tutti gli altri pezzi sociali del paese, fanno sinergicamente il loro lavoro”. Poi in sintonia con l’appello di Mantovani ha affermato: “La sfida lanciata dal presidente della Cida – sottolinea Tridico – di unire le forze per il futuro del lavoro è molto ragionevole e apprezzabile. Non può che essere il futuro e la strada di un Paese. Ne va sia della coesione sociale del Paese sia della sfida dell’innovazione che il Paese si trova ad affrontare”.

In chiusura, Tridico ha poi delineato alcuni punti fermi: “Il welfare del futuro che produca innovazione e guadagni in produttività poggia su quattro pilastri: la concorrenza nel mercato dei beni, le politiche attive e formazione, investimenti produttivi capital intensive e riduzione degli orari di lavoro e un reddito e un salario minimo per evitare problemi sociali”.

Vedi comunicato.


Francesca Puglisi, sottosegretario al ministero del Lavoro e delle politiche sociali, nel suo intervento rivolgendosi all’Assemblea CIDA ha detto: “Abbiamo bisogno di lavorare insieme e abbiamo bisogno del vostro contributo. Questo significa aggiornare le competenze nel mondo del lavoro, altrimenti si rischia l’espulsione dal mercato. Serve un grande investimento in termini di formazione continua. Serve un sistema di welfare perché le persone di fronte al grande cambiamento si devono sentire protetti, penso ai giovani ad esempio”. 

Vedi comunicato.



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