La televisione ha fame di giornalisti artificiali? Così
parrebbe, almeno in Cina. La notizia è recente: XinhuaNews Agency sta sostituendo gli anchorman umani conversioni digitali supportati dalla cosiddetta intelligenza artificiale. Insomma un clone, un ologramma, un
conduttore virtuale che mima visivamente il volto noto
di Zhang Zao.
Zero costi, zero ferie, zero seccature,
ma anche zero autorevolezza (componente umana).
Da anni scrivo della futura automazione
dell’informazione e conseguente riduzione della qualità
e libertà d’espressione.
Paradossalmente il rischio
maggiore lo corrono le imprese: prendere decisioni
senza più informazioni critiche.
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