Commessi addio? Arrivano i robot

Dice la Metro: non guardare indietro ma guarda avanti perché i robot saranno i nuovi santi del retail artificiale. Il colosso tedesco (attivo anche in Italia con Media World ecc.) sperimenta di questi tempi in un punto vendita Saturn, e più precisamente nella bavarese Ingolstadt, il commesso Paul, nuovo prototipo di assistente digital-meccanico. Insomma, un robot. Bello proprio no (sembra un’enorme aspirapolvere), bravo proprio boh? Un giornalista del settimanale Zeit ha provato a metterlo alla prova per valutare tempismo, effettiva utilità e soprattutto per capire se l’assistente artificiale batte quello reale, anche nella sua versione più banale (il classico gonzo addormentato).

Ovvio, il robot Paul dispone, grazie all’immagazzinamento dei dati, di un sapere totale in termini di prodotti e disposizione scaffali, ma alla prova dei fatti risulta un pochino lento e macchinoso (ma dai?) nella relazione. Certo conserva la calma e non si indispone se il cliente dà sui nervi (che lui per fortuna non possiede), certo non si fa corrompere (vantaggio non da poco in prospettiva per tutte le imprese e non solo retail; pensate ai buyer…) ma alla fine si preferisce ancora persone in carne e ossa soprattutto se la carne è piacevole. Ma l’obiettivo della Metro non è tanto di sostituire i commessi reali con quelli artificiali (se non per banali lavori di routine liberando gli umani per assistenza qualitativa) quanto sperimentare la relazione sul campo e abituare le persone a intrattenersi con un robot. Per fare cosa? Ovvio: venderli nei propri punti vendita affianco a televisori e aspirapolveri.

Facebook
LinkedIn
WhatsApp

Potrebbero interessarti anche questi articoli

Cerca