Decreto Rilancio: novità per Smart&Start Italia

Il Decreto Rilancio contiene diverse norme a favore delle imprese. In particolare il decreto interviene a favore del rafforzamento, sull’intero territorio nazionale, degli interventi in favore delle startup innovative (Art. 46)

Nel Decreto Rilancio la misura Smart&Start Italia viene rifinanziata e profondamente innovata.

Si amplia quindi, sempre più, il sostegno pubblico alla nascita e allo sviluppo delle aziende innovative, che fa leva sulla misura Smart&Start Italia, il principale strumento agevolativo nazionale a favore di queste imprese, a cui Manageritalia collabora fin dal 2016 attraverso una proficua attività di mentoring da parte dei propri dirigenti associati.
Il decreto agisce su due fronti: l’aumento dello stanziamento, pari a 100 milioni, ma anche un interessante ampliamento dell’ambito di azione.

Attualmente il supporto statale, tramite S&S, interviene nella fase iniziale del ciclo di vita delle startup innovative. Questa volta, considerato il momento economico estremamente delicato, si è voluto considerare il maggior bisogno di liquidità di questa tipologia di imprese rispetto alle altre, per affermare la propria presenza sul mercato.
Viene quindi prevista una evoluzione dello strumento S&S, con la possibilità di apporti di capitale da parte di investitori privati e istituzionali per facilitare l’incontro tra le stesse imprese e gli “ecosistemi per l’innovazione”, agevolando l’ingresso di privati nel capitale sociale. A fianco delle misure relative a S&S, si prevede una nuova linea di intervento pensata per la prima fase del ciclo di vita delle startup, quando la loro progettualità non è sufficientemente matura per richiedere i finanziamenti di S&S.
Si tratta di uno stanziamento di 10 milioni destinati, per il 2020, a concedere contributi a fondo perduto per l’acquisizione di servizi offerti da incubatori, acceleratori, università innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati che operano a favore dello sviluppo di imprese innovative, nei limiti degli aiuti “de minimis”.

Vedremo come tale nuova misura impatterà con la collaborazione che Manageritalia offre da quattro anni con i suoi mentor.
Con le medesime finalità vengono aggiunti 200 milioni di nuove risorse al “Fondo di sostegno al venture capital”, finalizzate a sostenere investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, o mediante l’erogazione di finanziamenti agevolati o la sottoscrizione di obbligazioni convertibili; le modalità di erogazione di queste ultime risorse saranno stabilite da un decreto del Mise entro 60 giorni.
Il decreto Rilancio introduce anche una moratoria temporanea di 12 mesi per le linee di credito già in essere tra startup e PMI innovative e banche.
Rispetto sempre alla misura S&S vengono apportate delle modifiche in modo da includere tra i beneficiari delle agevolazioni del progetto anche i territori del centro Italia interessati dagli eventi sismici del 2016 e del 2017.
Nel Fondo di Garanzia per le Pmi viene poi riservata una quota di 200 milioni di euro in favore delle startup innovative.
Per potenziare la capitalizzazione di queste imprese il decreto prevede una detrazione d’imposta pari al 50 per cento della somma investita da una persona fisica nel capitale sociale di una o più di queste imprese innovative, fino ad un massimo di 100 mila euro, una misura già prevista per iniezioni di capitale più cospicue.
Infine per rendere l’Italia più competitiva a livello europeo, viene introdotto il dimezzamento delle soglie minime per l’attrazione di investimenti dall’estero verso le società di capitali e le startup innovative italiane.

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