Disturbi mentali: come creare un ambiente di lavoro sano?

In occasione del World Mental Health Day, qualche dato e alcune best practice per manager e non

I dati resi pubblici della World Health Organization tracciano un quadro da non sottovalutare sullo stato dell’arte dei problemi mentali negli ambienti di lavoro e il World Mental Health Day che si celebra oggi ci spinge a riflettere su questo tema più che mai attuale.

Se lavorare è senz’altro un fattore cruciale per il nostro benessere psichico, allo stesso tempo un ambiente professionale negativo può portare a numerosi disturbi.
La depressione e l’ansia, per restare sui disturbi più comuni, hanno ripercussioni pesanti sulla produttività: il costo annuale è stato stimato in mille miliardi di dollari a livello globale.
Per ogni dollaro impiegato nella cura dei problemi mentali più comuni c’è un ritorno di 4 dollari in termini di salute e produttività: dunque conviene affrontare la questione senza tabù, visto che a livello globale ben 264 milioni di persone soffrono di depressione. Negli ambienti di lavoro sono numerosi i fattori di rischio, generalmente si tratta di una combinazione tra problemi di competenze, scarso supporto da parte dell’azienda, tipologia di lavoro svolto e management poco attento alle persone.


Ma quali sono gli elementi che portano più facilmente ad ansia e depressione? La WHO ne individua 6:
policy per la salute e la sicurezza inadeguate, scarsa comunicazione e condotta manageriale, partecipazione limitata nei processi decisionali o scarso controllo nella propria area di lavoro, basso livello di supporto da parte di manager e colleghi, orari di lavoro non flessibili, compiti o obiettivi dell’organizzazione poco chiari.


La responsabilità da parte del management appare dunque evidente, le organizzazioni in generale dovrebbero investire in formazione, troppo spesso insufficiente. Un’osservazione attenta, l’apertura al dialogo e la disponibilità a comprendere le esigenze dei singoli lavoratori rappresentano gli approcci preferibili.


Ma se fossero proprio i manager i lavoratori più a rischio di problemi mentali?
Secondo una recente indagine condotta da Ipsos Mori per Teladoc Health, il 31% dei manager ha avuto una diagnosi ufficiale di disturbo mentale da parte di un medico.
Anche in questo bisognerebbe superare lo stigma: il 50% dei rispondenti all’indagine ha dichiarato che un dialogo aperto permetterebbe non solo di riconoscere le difficoltà ma sarebbe in grado di risolvere, almeno in parte, i problemi.  

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