Fantozzi e il lavoro che c’era?

Paolo Villaggio sarà sempre con noi. Siamo sicuri che nelle tante aziende e uffici non ci siano ancora troppi Megadirettori Galattici e Fantozzi?

È morto ieri il ragionier Fantozzi, alias Paolo Villaggio. Un grande “intellettuale”, e qui l’aggettivo ci sta eccome, che ci ha raccontato e fatto ridere, a volte piangere, gli ultimi 50 anni della nostra vita.

Con il ragionier Fantozzi, uno dei suoi personaggi doc, Villaggio ha rappresentato l’Italia e gli italiani soprattutto nel mondo del lavoro. Il personaggio, nato come raffigurazione dell’uomo inetto e sfortunato vittima della prepotenza, è entrato nell’immaginario collettivo per la sua grottesca attitudine alla sudditanza psicologica verso il potere e come esempio di uomo medio vessato dalla società e alla continua ricerca di un riscatto, «Il prototipo del tapino, ovvero la quintessenza della nullità», come lo definì lo stesso Villaggio.

Ma, detto che il ragionier Fantozzi sarà sempre con noi, nel mondo del lavoro di oggi ci sono ancora dei Fantozzi? Ma ancora di più, ci sono ancora direttori, manager, come il Megadirettore Galattico?

Certo, il salto della realtà e del costume dal primo dopoguerra a oggi è stato abissale. A quei tempi, realtà e parodia erano catene di montaggio, capi che sapevano e comandavano tutto, a volte senza nessun perché e percome. Oggi, il lavoro che serve ha le persone al centro, richiede a tutti capacità di collaborare, assumersi responsabilità, accettare sfide, necessita di capi che non comandino, pur preservando gerarchie e responsabilità, ma che mettano le persone in grado di lavorare al meglio per crescere tutti insieme con i risultati dell’azienda.

Siamo sicuri che sia veramente così? Siamo sicuri che nelle tante aziende e uffici non ci siano ancora troppi Megadirettori Galattici e Fantozzi?

In ogni caso, lavoriamo tutti per far sì che Fantozzi e il suo capo restino delle piacevoli parodie e che com’è umano lei… abbia il senso di un manager che sa coinvolgere, motivare, ancor meglio ingaggiare tutti in un lavoro che abbia davvero senso.

Insomma, forse per ricordare davvero Paolo Villaggio e i suoi personaggi serve che il potere sia davvero umano e utile e che tutti noi si prenda più in mano attivamente la nostra vita nel lavoro e fuori.

Paolo ne sarebbe contento e il Megagalattico Direttore e il suo ragionier Fantozzi pure. Non pensate?

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