La parola “leadership” contiene il termine “lead”, che in inglese significa sia
“condurre” che “guinzaglio”.
I manager che tengono i collaboratori al guinzaglio non si meraviglino se questi
fanno lavori da cane.
Questa ambivalenza linguistica ben esprime i differenti modi in cui viene interpretata la leadership in azienda da parte di professionisti, manager e imprenditori: c’è chi attraverso il proprio lavoro conduce e chi, forte di un ruolo, semplicemente limita, sfrutta e si fa trascinare dagli altri.
Ma come capire se si è un leader che “lega” o uno che “conduce”?
Quattro sono le caratteristiche che accomunano gli individui in grado di aggregare, ispirare e condurre gruppi di lavoro e aziende al successo:
- ESPERIENZA: non esiste leadership senza “chilometraggio”, vale a dire esperienza specifica nel settore in cui si opera.
- VISIONE: non c’è leadership senza una visione, ovvero la destinazione che si
vuole raggiungere. Per dirla con Seneca “non esistono venti favorevoli per il
marinaio che non sa dove andare”. - COMUNICAZIONE: viviamo nell’era della comunicazione, che rappresenta
lo strumento con cui un leader riesce a coinvolgere gli altri e fare di un sogno
individuale uno collettivo. - SQUADRA: la leadership non è qualcosa che si impone, ma qualcosa che
viene riconosciuto. Per questo la capacità di unire e prendersi cura di un gruppo
dei pari è un requisito fondamentale.
Coltiva queste quattro competenze e potrai tranquillamente buttare il guinzaglio, perché non ne avrai più bisogno.