Future sleep: il sonno diventa risorsa strategica

Always open e always on. In una società sempre aperta e sempre connessa il sonno diventa una risorsa rara. Stare sempre svegli non rende però più svegli, anzi il contrario. Chi dorme non piglia pesci, dice il proverbio, ma in realtà chi non dorme perde il quoziente di intelligenza, l’efficienza del sistema immunitario e la lucidità delle decisioni. Introdurre in azienda il pisolino dopo pranzo e aree relax dove sonnecchiare? Perché no? Ma procediamo con ordine.

Dormire è, come mangiare e bere, uno dei bisogni primari. Un bisogno che l’era digitale ci ha sottratto. Si dorme poco emale e noi cosa facciamo? Inventiamo dopo la pillola contro l’insonnia anche la pillola contro il sonno. Segno o meglio sogno dei tempi: diventare una società di “sveglioni”. Ma molti studiosi mettono in guardia: il sonno privato mette a rischio l’efficienza aziendale. Dormire tanto e bene si affermerà in futuro come nuovo status symbol anche in ambito manageriale. Il “macho manager” che dorme tre ore a notte appartiene a un mito del passato. Powernap, powersnack e power nap head pillow sono alcune delle nuove parole di questa tendenza e uno dei precursori già anni addietro sono state le capsule (baccelli) sparse in alcuni aeroporti, dove i clienti possono stendersi per un veloce riposo con sottofondo musicale.

La sfida per le HR? Far diventare il (buon) sonno una competenza chiave.

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