Con gli stessi servizi. Il modo di viaggiare è
cambiato profondamente negli ultimi anni, soprattutto per le nuove generazioni. Non si viaggia più per sfuggire alla quotidiana routine ma, anzi, per ritrovare le stesse abitudini e tool della propria vita a casa.
Stessi ritmi, stessi sport e stessi piaceri. Questo spiega in parte il successo di Airbnb e dei servizi di carsharing e bikesharing utilizzati dai giovani turisti nelle città visitate.
È dunque tempo di servizi che portano le
nostre abitudini in vacanza in modo semplice e diretto. Un ottimo esempio è l’applicazione Pedal Fitness, che permette al viaggiatore di continuare le sue sessioni di allenamento in
centinaia di palestre in tutto il mondo senza
nessun abbonamento o costo di iscrizione, un altro è Geffi, un device portatile che garantisce, come cita lo slogan, “Internet ad alta velocità senza limiti, ovunque tu stia viaggiando”. C’è anche spazio per pacchetti
turistici che vanno in questa direzione, come la startup Webworktravel che, in partnership con Nomad Cruise Workation, propone ai “forzati” nomadi digitali crociere in stile co-working con tanto di workshop in pitch serali per presentare progetti. Un mercato su cui puntare.