Gucci cambia facce e anima?

Jannik Sinner è il nuovo brand ambassador della maison e rappresenta un connubio tra moda e tennis che è già diventato un trend

Quando, alcuni giorni fa, Jannik Sinner è comparso sui campi di Wimbledon con un borsone di Gucci, in molti si sono domandati perché. Perché proprio lui è stato scelto come brand ambassador dalla celebre griffe?

L’altoatesino è uno dei tennisti più talentuosi della sua generazione, ma non è certo un’icona fashion. Non ha l’aria elegante e blasé di Roger Federer, che non a caso ha partecipato all’ultima edizione del Met Gala ed è amico di Anna Wintour, la potente direttrice di Vogue US. Ma non ha neppure il fiuto per le tendenze di Serena Williams, che più di una volta ha sfoggiato, in campo e non solo, outfit disegnati per lei da Virgil Abloh.

Sinner, che ad agosto compirà 22 anni, mantiene l’aria del bravo ragazzo di montagna. Uno che si sente più a suo agio sugli sci o con la racchetta che non nel front row di una sfilata. Per rendersene conto basta guardare i video della serie “A Hero’s Journey”, realizzata da Gucci e GQ Sports. Nelle immagini, Sinner, rigorosamente vestito con gli abiti della maison, ha un’aria vagamente disorientata, della serie “Che ci faccio io qui?”. Del resto, lui stesso non ha nascosto – durante la conferenza stampa successiva all’incontro in cui ha mostrato per la prima volta il borsone ricoperto di GG – una certa irritazione per quel profluvio di domande che riguardavano non la sua performance sportiva ma la borsa.

Dunque, perché proprio lui è stato scelto come brand ambassador? Probabilmente rappresenta un segnale del nuovo corso della maison fiorentina, che è coinciso con l’arrivo alla direzione creativa di Sabato De Sarno. Un corso che, se queste sono le premesse, dovrebbe essere ben diverso da quello impresso da Alessandro Michele.

Dall’identità queer di personaggi come Harry Style e Jared Leto, che erano le icone del Gucci di Michele, alla normalità un po’ spaesata di Sinner il passo è grande. Ma, per averne la certezza, bisogna aspettare settembre, quando la prima collezione firmata De Sarno debutterà in passerella.

Intanto è evidente che il tennis rappresenta da qualche tempo un terreno elettivo per la moda. Nelle ultime stagioni moltissimi brand hanno sviluppato collezioni ispirate a questo sport. È il caso, giusto per citarne alcuni, di Patou, la cui storia è legata a doppio filo al tennis (fu proprio Jean Patou a disegnare gli abiti indossati da Suzanne Lenglen alla finale di Wimbledon del 1919), o di Miu Miu.

Il fatto che il nuovo film di Guadagnino – che ha come protagonista Zendaya, una delle giovani attrici più corteggiate dalla moda – si svolga nell’ambiente tennistico non farà che rinforzare il trend. Insomma, è tempo di tenniscore.

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