Alcuni dei principali monumenti del nostro Paese torneranno a risplendere a partire da quest’anno. Si parte dal Colosseo, dove è stata rimossa l’enorme impalcatura necessaria per ultimare i lavori volti a ripulire la facciata in travertino dai danni provocati dall’inquinamento.
Per restare a Roma, anche la scalinata di Piazza di Spagna e la Fontana di Trevi hanno subito interventi di restauro.
Restyling anche per la Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, mentre la Galleria degli Uffizi a Firenze ha rinnovato otto stanze che conservano una collezione del Quattrocento. Anche dal Ponte di Rialto è stata appena rimossa l’impalcatura.
Interessante notare che molti di questi interventi sono stati resi possibili grazie a progetti sponsorizzati da grandi aziende del settore fashion. Se prendiamo ad esempio il progetto per il restauro del Ponte di Rialto, costato oltre 5 milioni di euro, notiamo che è stato sponsorizzato da OTB Group di Renzo Rosso (Diesel, Maison Margiela e Viktor & Rolf), dietro all’intervento agli Uffizi c’è stato un investimento importante di Ferragamo, a Milano sono intervenuti Prada e Versace, mentre a Roma sono scesi in campo Bulgari (scalinata di Piazza di Spagna) e Fendi (Fontana di Trevi). Circa 30 milioni di euro necessari per il restauro del Colosseo sono stati investiti da Tod’s.
Nonostante alcune polemiche iniziali legate agli investimenti dei privati, che per qualcuno avrebbe ricoperto di loghi pubblicitari i nostri beni culturali e una necessaria sorveglianza per evitare che i vandali possano rovinare i monumenti (come purtroppo è appena accaduto sul Ponte di Rialto) la direzione intrapresa è quella giusta e possiamo dire che tutti ne sono usciti vincitori. Investimenti privati e una gestione manageriale del nostro patrimonio artistico (l’Italia vanta il maggior numero di siti Unesco del mondo), ha portato i suoi frutti.