Joy: la cenerentola che inventò il mocio

C’era una volta, in un paese lontano, una fanciulla che passava le sue giornate a pulire la casa dove abitava. Giornatefilm joy interminabili, piegata sul pavimento a sgobbare, comandata a bacchetta dalla madre e dalla perfida sorellastra. Però si sa, “i sogni son desideri di felicità […] chissà se un giorno la sorte non ti arriderà”. Così, come nella celebre fiaba Disney anche la giovane Joy Mangano (interpretata da Jennifer Lawrence) protagonista del film “Joy” realizzerà i suoi sogni diventando ricca e famosa. A differenza di Cenerentola, però, i sogni non si realizzeranno incontrando il principe azzurro ma grazie a una invenzione geniale, quella del celebre scopettone mocio.

Questa è la storia raccontata dal regista David Owen Russell nel suo ultimo film, in questi giorni nelle sale. Una storia tumultuosa di una donna, dall’adolescenza alla maturità, che costruisce dal nulla un impero imprenditoriale rendendo celebre in tutto il mondo il famoso scopettone per lavare i pavimenti. Una storia ricca anche di colpi di scena perché, insieme al successo, arriveranno i tradimenti, le invidie, gli inganni. Un mondo “contro” che non basterà però a fermare Joy, la giovane eroina protagonista di questo film.

L’ultimo film di Russell è un racconto originale e interessante dal punto di vista della case history imprenditoriale, ma pecca dal punto di vista narrativo e stilistico. Troppo didascalico, il regista, che ne voleva fare evidentemente il suo capolavoro personale, ha realizzato un film caricaturale, a un passo dalla soap opera. Ben riuscita invece la ricostruzione del periodo anni 80-90, dove l’ambientazione ricrea bene lo stile tra il pop e il kitsch di quegli anni.

Questo film merita di essere visto? Sì. Merita di essere visto al cinema? Anche no, potete aspettare di vederlo in televisione.

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