Da sempre tra gli obiettivi di Manageritalia figura il sostegno all’occupazione femminile e alle pari opportunità. Sostegno che passa non solo attraverso le parole, intese come attività di ricerca e sensibilizzazione verso questo problema, ma anche e soprattutto tramite iniziative e fatti concreti. «L’obiettivo – dice Antonella Portalupi, vicepresidente Manageritalia – è ampio e tende a valorizzare tutte le diversity, un percorso nel quale i dirigenti, almeno nel mondo del lavoro, sono fondamentali per fare il salto. Un salto che, come dimostrano svariate e prestigiose ricerche e case history, porterebbe anche una notevole crescita in termini economici, oltre che sociali. Questo il senso del nostro impegno».
Madre di tutto questo movimento fu, nell’ormai lontano 1997, la costituzione a Milano, all’interno dell’Associazione lombarda, del Gruppo Donne Manager, nato proprio per valorizzare il ruolo delle donne nel tessuto economico e sociale del Paese. «L’azione della nostra organizzazione – dice Luisa Quarta, coordinatrice Gruppo Donne Manager a livello nazionale – è partita sin da subito considerando tutte le donne, non solo quelle in ruoli manageriali. Abbiamo fatto tanto e raggiunto obiettivi significativi. L’intento è sempre stato quello di cambiare la cultura a tutti i livelli, puntando ad abbattere i troppi stereotipi di genere e diversità sorpassati dalla realtà, ma presenti ancora in troppe teste». Ecco alcune delle tappe fondamentali della nostra azione:
2006: la maternità delle dirigenti è legge
Fino al 2005 l’onere relativo alla maternità per le dirigenti era a totale carico del datore di lavoro, senza possibilità di recupero, mentre per le altre professioniste veniva pagata dall’Inps. Per parificare questa disparità e favorire la nomina di dirigenti al femminile, Manageritalia ha quindi presentato una proposta di legge che modificasse la disciplina normativa. Dopo una battaglia durata quasi quattro anni, la Camera ha approvato una legge che permette anche alle donne dirigenti di vedersi pagata la maternità da parte dell’Inps: si tratta della prima tappa importante nel cammino per le pari opportunità della professione manageriale.
2010: Un fiocco in azienda per una genitorialità senza ostacoli
Nato a fine 2010, Un fiocco in azienda aiuta le aziende e i propri dipendenti ad affrontare serenamente la genitorialità attraverso consulenze e momenti formativi per consentire a mamme e papà di vivere al meglio il proprio ruolo di genitori, percorsi informativi per le future mamme che vogliono restare in contatto con la vita aziendale anche durante l’assenza dal lavoro, supporto alle professioniste nel reinserimento professionale dopo la maternità. Insomma, un aiuto concreto perché la maternità e la paternità siano un evento felice e normale, non solo tra le mura domestiche, ma anche in azienda.
Nel 2014, Un fiocco in azienda è diventato un percorso di Produttività & Benessere, iniziativa nata per migliorare il work-life balance di tutti i dipendenti, non solo di mamme e papà. Con Produttività & Benessere, Manageritalia ha introdotto politiche, strumenti e azioni per migliorare l’organizzazione aziendale, la flessibilità organizzativa e lavorativa, la collaborazione e la produttività, garantendo a tutti i dipendenti la conciliazione della vita professionale e privata, la salute e il benessere in azienda. Un modo certo per favorire anche la carriera e l’arrivo ai piani alti delle donne manager. Di Produttività & Benessere fanno parte anche i progetti Smart Welfare e InterAGEing.
2010: Sportello Donne@Work
Per facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro a favore delle donne nell’ambito dell’Ict, Manageritalia Lombardia ha collaborato con l’Associazione Primadonna, Assintel e Comune di Milano (in particolare con l’assessorato alla Famiglia, alla Scuola e alle Politiche sociali): ne è nato Sportello Donne@Work, una banca dati di profili professionali, esclusivamente “in rosa” e a tutti i livelli, da quelli tecnici a quelli organizzativi e gestionali in ambito di information and communication technology. Perché, nonostante i pregiudizi, l’informatica non è più appannaggio del genere maschile.
2020: al lavoro per il Women new deal
Per abbattere le (ancora molte) disuguaglianze nel mondo del lavoro, le donne manager di Manageritalia Emilia Romagna hanno partecipato a “Lavoro femminile: la diversità dovrebbe essere un valore”, proponendo percorsi formativi utili e concreti:
- avvio all’imprenditorialità, per fornire competenze per l’autoimpiego e la creazione d’impresa;
- digital knowledge transfer, per la crescita digitale delle donne;
- rientro dei cervelli, per la promozione del rientro dei talenti, mettendo a disposizione di donne all’estero per studi, ricerca e lavoro, e che vogliono rientrare, una gamma di servizi e un ecosistema accogliente;
- reinserimento lavorativo, destinato a donne che durante la pandemia hanno perso il lavoro.
2021: una legge per chiudere il gender pay gap
Il divario retributivo tra uomo e donna è un vistoso gap presente a ogni latitudine. In Italia, però, è ancora più d’intralcio al definitivo decollo dell’occupazione femminile: spesso è proprio la minore retribuzione a determinare scelte familiari che affossano il lavoro femminile e lo sviluppo del Paese. Ecco perché Manageritalia e il Gruppo Donne Manager, diffuso ormai in tante associazioni territoriali, hanno sostenuto la proposta di legge sul gender pay gap. La legge sulla parità retributiva, entrata in vigore il 3 dicembre 2021, riguarda le aziende con oltre 50 dipendenti e prevede un documento di certificazione delle politiche e misure adottate per ridurre il divario di genere, sgravi per le realtà virtuose e sanzioni e verifiche a opera dell’Ispettorato del lavoro per quelle che violano la norma.
2022: Donne a bordo del board
Per lavorare ancora, e meglio, al raggiungimento degli obiettivi di parità, nel 2022 Manageritalia Emilia Romagna ha dato vita a Women on board, un progetto volto a favorire l’accesso a posizioni di responsabilità in aziende e in società pubbliche e private e per ridurre il divario di genere nei consigli di amministrazione. Un’iniziativa concreta a cui hanno partecipato circa 230 donne manager (e anche 8 uomini), sviluppata in un percorso formativo di 5 incontri che si è svolto tra ottobre e dicembre 2022. E che, visto il grande interesse e successo, verrà replicato nel 2023. «L’iniziativa che abbiamo promosso con il nostro gruppo donne Manager 3D – dice Cristina Mezzanotte, presidente Manageritalia Emilia Romagna – ci ha dato modo di collaborare con tanti stakeholder sul territorio, tra cui il Gruppo Minerva di Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna, Fondazione Hub del Territorio ER e Aidp ER. La somministrazione del percorso in forma ibrida, invece, ci ha dato modo di coinvolgere partecipanti da tutt’Italia».
2023: Donne e denaro in una relazione di crescita
Uno dei tanti gap e stereotipi che ancora bisogna abbattere è quello del rapporto debole tra donne e finanza. Per questo è nato “Donne e denaro in una relazione di crescita”, un percorso di formazione dal format snello ma incisivo: 7 incontri della durata di 1 ora e 30 ciascuno su gestione del denaro, previdenza e finanza. L’obiettivo è quello di dare a tutte le donne gli strumenti per essere sempre più alla pari e capaci non solo in azienda e sul lavoro, ma anche in famiglia e nella società. «La cultura finanziaria nel nostro Paese è senza ombra di dubbio bassa – dice Tiziana Vallone, vicepresidente Manageritalia Lombardia e coordinatrice del gruppo di lavoro Educazione finanziaria – per questo da alcuni anni abbiamo sviluppato una partnership con il Mef, in occasione del mese dedicato all’educazione finanziaria (ottobre). Sono varie le iniziative sviluppate per i manager, per le donne e per tutti, nelle quali abbiamo coinvolto partner prestigiosi quali Banca d’Italia, Consob e Mef. Questo il senso dell’ultima iniziativa partita in Emilia Romagna, estesa però a tutto il territorio».