«Vogliamo, come manager, portare appieno i vantaggi dell’innovazione tecnologica, anche quella digitale e legata all’intelligenza artificiale, nelle nostre aziende e filiere, ma dobbiamo poi contaminare tutto il territorio. Dobbiamo farlo per noi stessi, per le nostre aziende, ma anche per avere un ecosistema e dei lavoratori che possano trarre il meglio dalle profonde trasformazioni in atto. Svilupperemo ancora maggiori sinergie con istituzioni e organizzazioni perché questo avvenga e ne traggano tutti i veri e indiscutibili vantaggi»: queste le parole del presidente Manageritalia Trentino-Alto Adige Franco Tomasi aprendo i lavori del precongresso il 19 ottobre scorso.
Achille Spinelli, assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro provincia Trento ha detto: «La provincia non deve creare posti di lavoro, ma deve creare le condizioni ottimali perché il contesto e il territorio offrano terreno fertile per fare impresa. Per farlo dobbiamo dialogare con tutti gli attori e favorire la loro sinergia e collaborazione. Un esempio in tal senso è il recente Forum della Ricerca che ha connesso ancor meglio gli attori e condiviso delle linee guida sulle quali lavorare insieme nei prossimi anni. Ci attendiamo tanto anche dai manager e dalla loro organizzazione Manageritalia Trentino-Alto Adige, che può darci il polso del mercato e aiutarci a tessere relazioni, uno dei compiti principali del management».
Andrea Simoni, segretario generale Fondazione Bruno Kessler afferma che: «oggi non c’è un cambiamento, ci sono tanti e diversi cambiamenti che convivono e si scontrano con resistenze e aspetti della nostra vita lavorativa e personale consolidati. Dobbiamo aumentare la sinergia sul territorio e tra i territori. Noi, anche grazie al ruolo dei manager nel tessere relazioni e vedere nuovi prodotti/servizi e modelli di business, stiamo lavorando da tempo con varie aziende, tra queste Dedagroup, creando e portando a terra l’innovazione. Vogliamo farlo ancora di più e con più condivisione».
«I Precongressi delle 13 Associazioni territoriali di Manageritalia – ha detto Mario Mantovani, presidente Cida e vicepresidente nazionale Manageritalia – toccano le 13 nostre sedi su tutto lo stivale. Un’operazione di ascolto dei nostri manager che operano in azienda e conoscono profondamente il territorio che sarà determinante per i lavori del Congresso nazionale del 15 e 16 novembre a Milano. Lavori che saranno vitali per tracciare le nostre linee guida per supportare nel prossimo futuro i manager e portare i loro contributi, le loro idee e azioni, a vantaggio di tutti. E nella trasformazione del lavoro il nostro ruolo è ancora più centrale e unico. Il Trentino-Alto Adige è in questo senso da anni per noi un territorio di forte stimolo».
L’avvocato Enzo Pisa, socio dello Studio Legale Menichetti, ha evidenziato come i dirigenti abbiano «il compito di puntare sulle skill umane, che non potranno mai essere delle macchine, pur intelligenti che siano. Quindi, prima innovare e formare continuamente se stessi e poi coinvolgere in questo sviluppo professionale continuo tutti i collaboratori e l’intorno aziendale, professionale e sociale».
«L’impegno di Manageritalia e dei nostri manager sul territorio e per il territorio anche fuori dalle aziende è già forte e denso di azioni in vari campi, ma lo rafforzeremo ulteriormente – ha detto in conclusione il presidente Tomasi – anche sul piano sociale e per una vera sostenibilità firmando a breve anche un vero e proprio patto, “L’ImPatto dei manager di Manageritalia Trentino Alto Adige”, che firmeremo con la politica e le istituzioni. Anche questo serve per crescere e per cogliere il meglio dallo sviluppo, come abbiamo fatto per esempio nel 2018 partecipando ad “Accompagnami” con i nostri manager e la nostra Fondazione Prioritalia e dando vita a un percorso formativo per le realtà del terzo settore sui temi dell’imprenditorialità sociale sotto l’egida di Fondazione CARITRO”.
I dati
Alcuni dati dimostrano che l’innovazione c’è ed è presente sul territorio della regione, ma in entrambe le province siamo spesso sotto la media europea e italiana.
Trento (grafico 1) è sotto la media europea e italiana per collaborazione di Pmi innovative, co-pubblicazioni pubblico-privato, richieste di brevetti, Spesa in R&S del settore pubblico e apprendimento continuo. Sopra la media c’è tutto l’ambito dell’innovazione non legata a R&S e quindi innovazione di prodotto/processo e Spese per l’innovazione non legate a R&S.
Bolzano (grafico 2) è sotto la media per spesa in R&S del settore pubblico e innovazioni di vendita/aziendali e istruzione terziaria, nella collaborazione tra Pmi innovative e nelle co-pubblicazioni pubblico/privato. Non molto difforme la situazione di Trento.
Per quanto riguarda i dirigenti gli ultimi dati disponibili in regione il calo continua: -3,3% dal 2008 al 2017, -7% Trento e +0,4% Bolzano. Mentre nell’ultimo anno per il quale si hanno dati ufficiali, il 2017, abbiamo un -1,3%, -2% Trento e -0,7% Bolzano. Un calo, comunque, meno ampio di quello avvenuto a livello nazionale -5% dal 2008 al 2017 e -0,1% nel 2017. A crescere solo le donne, ma questo è ormai un dato di fatto.
Grafico 1 – Innovazione in provincia di Trento: rispetto a media Eu e Italia
Grafico 2 – Innovazione in provincia di Bolzano: rispetto a media Eu e Italia