#PRIORITALIA: intervista a Marcella Mallen

Obiettivi e programmi tra impegno civile e società in movimento

Cosa sta facendo oggi #Prioritalia?
«#Prioritalia, in questo momento cruciale per il Paese, è il laboratorio civile e culturale della comunità manageriale per contribuire a rilanciare lo sviluppo dell’Italia. Forte dei valori fondanti di ispirazione manageriale, guarda oltre le logiche di rappresentanza di categoria per dialogare con il tessuto vivo e produttivo e l’intelligenza giovane e innovativa, per guidare e promuovere i necessari processi di modernizzazione partendo dalla società».

Impegno dei manager e delle alte professionalità nella società… qual è il significato?
«Un impegno forte, in una logica di restituzione – give back – per donare esperienze e competenze manageriali a supporto di idee e progetti concreti, in grado di generare valore civico e sociale. Siamo guidati dalla “cultura del fare” ma anche dalla “cultura del dare”, vogliamo aprirci e dialogare con tutti, soprattutto con l’intelligenza produttiva e quella giovane e innovativa».

E un manager o un’alta professionalità come può avere a che fare con #Prioritalia?
«Siamo un nuovo spazio di connessione e aggregazione perché tutti possano dare il proprio contributo e partecipare alla co-progettazione di soluzioni innovative, anche attraverso logiche di cross over professionale e generazionale. Un’occasione di confronto e di scambio collaborativo, ma anche l’interesse immediato a incidere sui modelli di sviluppo della società e, quindi, del lavoro e dell’impresa. L’opportunità di scegliere le priorità per il futuro suo e dei propri figli. E tutto questo all’interno della sua organizzazione di appartenenza, Manageritalia e le altre, che sono il nostro prezioso e unico serbatoio di intelligenze manageriali».

Cosa ha fatto finora #Prioritalia?
«Con la piattaforma “1.000 managerx100 progetti” #Prioritalia ha dato supporto a organizzazioni non profit e amministrazioni pubbliche nella realizzazione di molti progetti di sviluppo. Tra le esperienze più significative tante a supporto di importanti organizzazioni non profit quali Banco Alimentare (una task force di 8 manager ha lavorato per organizzare al meglio le diverse attività), Auser (sono stati realizzati corsi di informatica di base e avanzati per anziani), Aiutare i bambini (partecipazione al comitato di gestione) e Fondazione Don Gnocchi. Poi il Laboratorio sull’autoimpiego e l’autoimprenditorialità avviato nell’ambito di Garanzia Giovani presso i centri per l’impiego di Napoli: circa 200 ragazzi con un sogno nel cassetto, 43 idee progettuali emerse grazie alla mentorship di 13 manager. Sul versante pubblico, una per tutte, l’affiancamento di un team di manager volontari al comune di Leini per la messa a punto di un nuovo modello di governance incentrato sulle esigenze dei cittadini. Solo alcuni esempi concreti in cui con il proprio impegno civile la comunità manageriale ha assunto un ruolo da protagonista nel sociale».

E i programmi futuri?
«Li sintetizzerei in tre parole: aprirsi, valorizzare, aggregare. Aprire la mission di #Prioritalia al dialogo e alla partnership di sviluppo con interlocutori strategici, che possano creare valore aggiunto alle prossime iniziative. Va in questa direzione la recente costituzione di un junior board composto da profili under 35 di comprovata competenza e talento e un radicato network relazionale.Valorizzare e integrare le buone pratiche e i progetti sviluppati e realizzati sul territorio per metterli in rete attraverso una narrazione organica, “storytelling”.
Aggregare idee, progetti, capacità manageriali e network di finanziamento per supportare progetti strategici. La prossima uscita pubblica si terrà il 17 ottobre con un evento all’interno di Expo presso Cascina Triulza».

Come si sente nelle vesti di nuovo presidente #Prioritalia?
«Mi sto calando in questo nuovo ruolo mettendo a frutto il mio bagaglio di esperienze, la mia bussola valoriale e la mia storia personale e professionale. Ho sempre lavorato in organizzazioni a cavallo tra il profit e il non profit, in cui l’interesse della collettività aveva un ruolo centrale. E ho sempre interpretato il ruolo dei manager in una logica di civil servant. Anche per questo lo stereotipo del manager egoista e individualista non mi è mai piaciuto e mi ha offesa. #Prioritalia è una grande opportunità per ribaltare questa visione stereotipata e far emergere anche il lato solidale, dinamico, generoso del manager».

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