Un corso di laurea per diventare influencer?

Al via tra polemiche e curiosità un percorso formativo universitario per diventare i guru dei social e brand ambassador

Da oggi ci si potrà iscrivere a un corso di laurea in Scienze della Comunicazione con l’indirizzo specifico “influencer”. Qualcuno storcerà il naso, eppure si tratta a tutti gli effetti di una laurea triennale di I livello riconducibile a Scienze della Comunicazione inserita da E-Campus sotto la facoltà di Giurisprudenza.

Il piano di studi prevede corsi online e non con una sola materia a scelta dello studente per anno e gli altri esami da sostenere che sono quelli tipici di una laurea in Comunicazione, da “semiotica e filosofia dei linguaggi” al primo anno a “etica della comunicazione” il terzo anno, passando per “sociologia della comunicazione e dell’informazione” e “diritto dell’informazione e della comunicazione” il secondo.


Durante il primo anno di studi vengono affrontati temi trasversali come semiotica e filosofia dei linguaggi, estetica della comunicazione, informatica, tecnica, storia, e linguaggio dei mezzi audiovisivi, mentre l’ultimo anno prevede la partecipazione a laboratori tematici, dalla scrittura istituzionale e pubblicitaria alla lettura dell’immagine, e si conclude con tirocini formativi e di orientamento.

Perché il corso di laurea per diventare influencer ha suscito polemiche? Per il semplice fatto che la stragrande maggioranza degli influencer più noti hanno sempre dichiarato di non aver mai studiato all’università, di non aver completato gli studi o, addirittura, come Giulia De Lellis (foto in alto, dal suo profilo Instagram), di non aver mai letto un libro.

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