Un’italiana alla guida del turismo europeo

L’ONU nomina Alessandra Priante direttrice dell’UNWTO

Per la prima volta un’italiana, Alessandra Priante, guiderà la Commissione regionale europea dell’UNWTO (United Nations World Tourism Organization), ovvero l’agenzia ONU che si occupa di promuovere il turismo responsabile, sostenibile e universalmente accessibile. La nomina è stata annunciata San Pietroburgo durante la 23esima assemblea generale dell’Organizzazione mondiale del turismo.

La neodirettrice, selezionata tra circa 200 candidati provenienti da tutto il mondo, ha il compito di presiedere e coordinare l’attività della Commissione Regionale Europea ceh riunisce 48 paesi (compresi la Russia e diversi paesi dell’area euro-asiatica), offrendo supporto ai rispettivi governi, ascoltandone le istanze e lavorando affinché le questioni legate al turismo siano presenti come priorità nelle agende politiche.

Alessandra Priante è un’esperta di policies del turismo, ha ricoperto per conto del ministero degli esteri il ruolo di esperto culturale del Governo per l’area del Golfo (Emirati Arabi Uniti, Oman, Qatar, Bahrein, Kuwait) e ha rappresentato l’Italia in numerose istituzioni internazionali, riportando il nostro paese in una posizione centrale nell’ambito delle principali piattaforme, quali UNWTO, OCSE, Unione Europea.

Docente alla LUISS, parla sei lingue e oltre agli incarichi istituzionali Priante ha maturato solide competenze in strategia, finanza, management.

In questa intervista a Repubblica dichiara “Mi auguro che l’Italia comprenda l’importanza delle piattaforme multilaterali e le utilizzi meglio che nel passsato. Ricordiamo che la Spagna addirittura ospita l’Agenzia del Turismo, citiamo la Grecia che ci ha creduto moltissimo o il Portogallo, dal mio punto di vista una cenerentola che è diventata principessa. Ha utilizzato al massimo la piattaforma per avviare start up, spingere la trasformazione digitale, rilanciare il turismo. Una piattaforma di confronto piena di spunti, una Agorà di principi globali, come sostenibilità, accessibilità e responsabilità.Le Nazioni Unite stanno facendo questo cavalcando la trasformazione digitale, un’occasione che l’Italia non deve perdere”.

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