Usa: congedo retribuito per l’arrivo di “Fido”

Con l’inizio del nuovo anno è arrivata dagli Usa la notizia del rilascio di alcuni giorni di congedo retribuito ai lavoratori che adottano un animale domestico (viene detta Pawternity leave) e che quindi ne hanno bisogno per accudirlo.

Gli Stati Uniti dunque si mostrano come sempre gli innovatori sociali del pianeta?

Sembrerebbe di sì, ma in effetti non sono poi così avanti quando si parla di politiche familiari, visto che sono l’unico Paese Ocse sprovvisto di una politica nazionale in materia di congedo parentale retribuito.

Diverso è nel nostro Paese dove sia il congedo di maternità che di paternità sono un importante tassello della conciliazione dei tempi di vita privata e lavoro.
Come non ricordare anche Manageritalia, che dopo anni di azioni su vari fronti, nel 2006 ha raggiunto un importante traguardo ossia dare anche alle donne dirigenti la maternità pagata dall’Inps, prima a carico delle aziende.

E comunque, tornando a Fido, nella tanto bistrattata Italia, dove i dati Eurispes ci dicono che il 33,3% dei cittadini vive con almeno un animale domestico, anche per la loro assistenza siamo stati anticipatori.
Infatti è del 2017 il caso di riconoscimento del permesso retribuito della durata di due giorni rilasciato a una dipendente pubblica che aveva necessità di assistere il suo cane in convalescenza dopo un intervento medico veterinario.

Solo il primo di una lunga serie?

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