L’artista e conferenziere Gabriel Barcia-Colombo ha dato il via a un progetto originale e che fa riflettere su quello che sarà della nostra vita digitale (dati, immagini, video e informazioni presenti sul web e i social network) dopo la nostra morte. Si tratta dell’Hereafter Institute, una sorta di agenzia di pompe funebri futuristica che offre ai suoi clienti consulenze legate a diverse opzioni high-tech per lasciare un’eredità digitale.
Tra le varie “creazioni” – alcune di queste possono suscitare perplessità – una struttura che sostituisce la lapide con un registratore in cima. Utilizzando profili Facebook di persone decedute forniti dai familiari trasforma i testi delle timeline in registratori audio stampate su di dischi di vinile. Una volta azionato, il testo della timeline scorre su uno schermo con musica di sottofondo. C’è poi un medaglione da lutto, una collana con video clip, oppure ricostruzioni fotografiche e video 3D in una stanza virtuale con porte su cui sono scritti i nomi dei propri cari: cliccandoli le porte si aprono e ci si trova, virtualmente, a faccia a faccia con loro.
Tutte questi prodotti e servizi sono stati presentati a fine agosto al LACMA (Los Angeles County Museum of Art) e al termine della presentazione ogni visitatore partecipava al proprio funerale virtuale, animato da tutto ciò che aveava condiviso sui social.
Al di là del buon gusto e del fatto che questi servizi possano suscitare più o meno apprezzamento, resta quanto meno la curiosità legittima di sapere come le nostre tracce digitali verranno gestite post-mortem.