A spasso tra i vigneti del torinese

Una giornata a Villarbasse, immersi nella natura e nell’arte sulle colline del Torinese, assaporando vini e bellezza con il Gruppo Donne

Un sabato di piena primavera sulla collina morenica, Villarbasse e i suoi dintorni come meta di un viaggio tra arte e vino, vigneti e storia, calici e quadri, immersi nella natura e nella bellezza: i partecipanti alla gita fuori porta promossa dal Gruppo Donne di Manageritalia Piemonte e Valle d’Aosta hanno potuto godere di una giornata, quella dell’11 maggio scorso, in cui la gioia di stare insieme si è combinata al piacere della scoperta di una realtà vivace e ricca di sfaccettature, a pochi chilometri da Torino eppure poco nota e per certi versi inaspettata.

Con un filo rosso a legare visite e incontri; la presenza femminile, con la sua capacità di svolgere, oggi come ieri, un ruolo determinante in ambito amministrativo, economico, sociale e culturale: Piera Capello padrona di casa dell’antico Palazzo Mistrot; Maragrazia Gai nella doppia veste di imprenditrice e assessore al Bilancio, Lavoro, Artigianato ed Attività produttive del Comune di Villarbasse; Giulia Chiarle e Valentina Peracino titolari dell’azienda agricola Vignaiole Prever. Incontri con donne forti e di talento, tenaci e dotate di grande spirito di iniziativa, con età e percorsi professionali diversi; accomunate dall’amore per il territorio e per le proprie radici, dal rispetto per la storia e le tradizioni e dall’entusiasmo e la competenza con cui si dedicano ai loro progetti.

Altre donne protagoniste sono quelle incontrate nella straordinaria collezione di dipinti e sculture seicenteschi, custodita in alcuni locali di Palazzo Mistrot, raccolti da Roberto Rubiola diventati un vero e proprio scrigno delle meraviglie; centinaia le opere acquistate nel corso dei decenni, con una particolare predilezione, nella scelta dei soggetti, per la figura della Maddalena. Dopo la mattinata a Palazzo Mistrot la comitiva si è spostata in campagna per una passeggiata tra i vigneti e una degustazione nella pace rigenerante della Cantina Prever.

Palazzo Mistrot, nel centro di Villarbasse
L’edificio risale al XII secolo e, con i terreni annessi, faceva parte dell’Abbazia di San Solutore Maggiore di Torino. Passò nel XVII secolo alla famiglia Gaj-Rasino e successivamente, ad inizio del 1700, divenne proprietà dei conti Mistrot, che ne fecero la loro dimora. Il palazzo, attualmente di proprietà della famiglia Capello, è stato sottoposto ad un lungo e laborioso restauro dopo un periodo di abbandono e comprende la seicentesca cappella di Santa Maria del Bosco. Nell’antica dimora, aperta al pubblico per mostre, conferenze, concerti e altre iniziative, si possono ammirare soffitti a cassettoni e trompe-l’oeil. Ad accogliere i partecipanti e a raccontare la propria esperienza anche di organizzatrice di eventi culturali Piera Capello, mentre il sindaco Eugenio Aghemo e l’assessore Mariagrazia Gai hanno portato i saluti del Comune di Villarbasse. L’esplorazione dell’antica dimora è stata guidata dalla storica dell’arte Barbara Stabielli.

Cantina Prever
L’azienda agricola vitivinicola nasce a Villarbasse nel 1949 presso la casa di caccia, datata 1600, della nobile famiglia D’Angennes. Il territorio testimonia la propria vocazione viticola già in epoca romana, diventando nel Medio Evo la culla del celebre vitigno Nebbiolo. Dai primi anni 2000, la seconda generazione degli eredi Prever-Chiarle decide di raccogliere la sfida e valorizzare le antiche uve attraverso moderni metodi enologici e nel 2011 viene costruita una nuova cantina, interamente alimentata ad energia solare. Oggi Prever è un’azienda al femminile, custode di antichi vigneti, che salvaguarda la storia e la tradizione della viticoltura locale in modo moderno e sostenibile e punta alla valorizzazione anche attraverso l’enoturismo (Giulia Chiarle è tra l’altro presidente della Strada Reale dei vini torinesi) e una fattoria didattica. La superficie vitata è costituita da vigne in proprietà e da vigne in uso in cui è stata conservata la composizione di vigneto misto tipico della zona. La lavorazione dei vigneti viene fatta nel massimo rispetto ambientale: con inerbimento controllato, uso dei tralci sminuzzati come concimante e trattamenti con rame e zolfo.

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