Quali i modelli organizzativi per creare luoghi di lavoro sempre più inclusivi e positivi? Quali le strategie attuate per ridurre i conflitti che possono nascere sul posto di lavoro e migliorare il benessere di dirigenti, quadri e lavoratori influendo in maniera positiva sulle performance aziendali e sul valore sui servizi erogati a clienti e utenti? Sono questi alcuni dei temi al centro di Conflitti & benessere aziendale – Gestire i conflitti e trasformare l’organizzazione del lavoro per il benessere delle persone e la crescita delle aziende. L’incontro, che si è svolto nella mattina del 2 dicembre a Palazzo Vecchio organizzato da Manageritalia Toscana e Aleteia ETS con il patrocinio di Comune di Firenze, Confcommercio Toscana, CIDA e AIDP, vuole conoscere e scoprire cosa le imprese e le istituzioni toscane stanno mettendo in atto per creare ambienti di lavoro migliori e inclusivi per i lavoratori.
A confrontarsi sul tema, moderati da Fabio Carlo Ferrari di Aleteia, sono stati: Laura Sparavigna Assessora del Comune di Firenze a Organizzazione e Personale, Smart city e Innovazione – Marco Zuffanelli, Presidente Manageritalia Toscana – Franco Marinoni, Direttore generale Confcommercio Toscana – Simone Stefani, Presidente Aleteia oltre a molti altri manager e imprenditori delle principali realtà toscane private e pubbliche.
Obiettivo Benessere 2024
Il dibattito ha preso il via dall’analisi dei dati emersi dalla ricerca nazionale “Obiettivo Benessere 2024” sullo stato di benessere in azienda commissionata da Manageritalia, realizzata da AstraRicerche e illustrata da Cosimo Finzi. I dati evidenziano come la creazione di ambienti lavorativi positivi e inclini alla risoluzione delle conflittualità sia una prerogativa più delle multinazionali rispetto alle grandi aziende nazionali o alle PMI. Quello che emerge, è un quadro in chiaroscuro poiché se è vero che i rapporti tra colleghi risultano complessivamente positivi (82.6%, solo il 24.0% indica ‘molto’) e che la collaborazione è intensa e positiva (75.8%), e il 69.5% indica come soddisfacente la qualità delle relazioni interpersonali di tipo lavorativo/professionale è significativo rilevare come un 30.6% indichi l’esistenza di rapporti difficili, problematici tra colleghi.
Pressoché unanime l’idea che la collaborazione porti a un incremento del benessere (91.8%) e della produttività e qualità del lavoro (89.9%), così come la promozione di una comunicazione aperta, fluida e diretta tra colleghi favorisca le relazioni (96.6%) e il benessere individuale e collettivo (96.0%). Tuttavia è ancora molto il lavoro da fare per rendere gli ambienti di lavoro migliori, visto che per un 1 intervistato su 4 la conflittualità interna è frequente e ben il 28.5% sostiene che quando questa è presente sia grave. Sconfortante notare come le aziende non spicchino per una capacità di gestire efficace dei conflitti interni, solo il 21.7% afferma che ci sono procedure codificate per gestire i conflitti in azienda.
Un passo avanti per migliorare la situazione potrebbe avvenire dalla misurazione del clima interno (ma solo il 35.4% delle aziende lo fa regolarmente) e dalla misurazione del benessere (fisico e mentale/psicologico) dei lavoratori per la quale solo il 33.7% prevede delle azioni di monitoraggio. Azioni che, quando avvengono, restano prerogativa dei grandi gruppi multinazionali o grandi aziende ma del tutto sconosciute dalle Pmi.
L’incontro è stato anche l’occasione per presentare, da parte di Aleteia, un nuovo modello di certificazione – Conflict Positive Organization – che va a valutare e promuovere i sistemi di gestione dei confitti aziendali.
Il benessere aziendale come leva strategica
«Creare luoghi di lavoro inclusivi e positivi non è solo un imperativo etico – spiega Marco Zuffanelli, Presidente Manageritalia Toscana – ma anche un’opportunità strategica per migliorare performance aziendali e benessere collettivo. I dati della ricerca mostrano un quadro chiaro: le aziende che investono in collaborazione, comunicazione aperta e gestione strutturata dei conflitti registrano risultati migliori, sia in termini di clima interno sia di produttività. Tuttavia, c’è ancora molto da fare, specialmente per le PMI, che spesso mancano di strumenti codificati per affrontare le sfide relazionali. L’evento di oggi è un’ottima occasione per stimolare un confronto concreto tra imprese e istituzioni toscane, promuovendo modelli organizzativi capaci di mettere le persone al centro e trasformare le difficoltà in opportunità di crescita».
«Come amministrazione crediamo molto nel valore di un ambiente di lavoro positivo e curato, sia negli aspetti tecnici che nei rapporti umani. Per questo – dichiara Laura Sparavigna, Assessora Organizzazione e Personale, Smart city e Innovazione del Comune di Firenze – è stato particolarmente importante il confronto avuto oggi con il mondo delle imprese e dei manager sul benessere organizzativo, che ci ha consentito uno scambio proficuo di buone pratiche e una riflessione sulle modalità di risoluzione dei conflitti e sul coinvolgimento attivo del personale, attraverso una maggiore orizzontalità dei percorsi e valorizzazione delle competenze e capacità di ciascuno. Grazie agli organizzatori e a tutti i partecipanti per le loro preziose testimonianze e riflessioni».
Per Simone Stefani, Presidente Aleteia: «Benessere individuale, aziendale e della società tutta, sono strettamente connessi. Va in questa direzione di miglioramento della vivibilità e delle relazioni, la proposta di integrazione nelle politiche aziendali di modelli di gestione dei conflitti, presentata oggi».
L’incontro ha visto anche la partecipazione di numerosi manager e imprenditori del territorio che hanno portato le loro personali esperienze come: Cristiano Balli, Presidente commissione affari generali, organizzazione, bilancio, Comune di Firenze – Silvia Bucciarelli, HR Director El.En – Massimo Fiaschi, Segretario generale Manageritalia – Clara Giusti, HR Director, Supply Chain Jimmy Choo Florence – Andrea Pugliese, Presidente Servizi alla Strada – Luigi Pupo, Amministratore Delegato Sebach – Massimiliano Valenti, Chief Financial Officer La Marzocco moderati nella tavola rotonda conclusiva da Lapo Tasselli, Vicepresidente vicario AIDP Toscana.