Bergamo Heritage Lab

Studenti, professori e manager insieme per potenziare l’offerta turistica di Bergamo tra accessibilità, inclusione e valorizzazione del patrimonio, dalle mura veneziane alla Vale di Astino sino alla Val Brembana
presentazione progetti bergamo heritage lab

L’offerta turistica di Bergamo e delle sue valli, sempre più attenta all’inclusione e alla fruizione da parte di bambini, anziani e persone con disabilità, è stata al centro dei lavori di presentazione di Bergamo Heritage Lab lo scorso 25 marzo.

L’iniziativa è stata lanciata da Manageritalia Lombardia e dall’Università degli studi di Bergamo con lo scopo – attraverso il lavoro congiunto di studenti, docenti e manager – di proporre idee e progetti per un turismo sempre più accessibile, sostenibile, creativo e capace di valorizzare il ricco patrimonio della città.

Durante la mattinata del 25 marzo, che si è svolta negli splendidi spazi del Complesso di Sant’Agostino, studenti, docenti e istituzioni si sono confrontati sui progetti e sulle opportunità del territorio in tema di turismo.

I saluti delle istituzioni

Hanno aperto i lavori Elisabetta Bani, prorettrice alla valorizzazione della conoscenza e ai rapporti con il territorio dell’Università degli Studi di Bergamo, Antonio Bonardo, vicepresidente di Manageritalia Lombardia e Sergio Gandi, vicesindaco di Bergamo.

«Con Bergamo Heritage Lab – ha commentato Banicondividiamo l’importante obiettivo di valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e turistico di Bergamo. Patrimonio che non deve essere solo sfruttato e commercializzato, ma diventare bene comune: per questo c’è bisogno di managerialità nel turismo, perché il settore porti benefici sia ai turisti che alla comunità».

Le ha fatto ecco Gandi: «Il turismo deve essere motore di crescita, non solo economica, ma anche culturale e sociale. È importante per la città riuscire a fare sinergia: l’evento di oggi è un ottimo esempio di come possono collaborare al meglio enti privati e pubblici, aziende, istituzioni e il mondo della cultura».

Bonardo ha concluso la parte dei saluti commentando: «Generalmente il settore turistico risente di scarsa managerializzazione e dell’incapacità di fare sistema. Al contrario, come dimostrato da questo evento e dai progetti che presenteremo a breve, lavorare insieme ci permette di unire competenze diverse e creare soluzioni che rispondano alle esigenze del territorio, promuovendo un turismo sostenibile e capace di esaltare le eccellenze locali e dare nuovo impulso al turismo orobico e italiano».

Le proposte degli studenti

I tre progetti, presentati da una rappresentanza degli oltre 90 partecipanti a Bergamo Heritage Lab e consultabili in questo apposito spazio virtuale, partono da una precisa analisi del comparto turistico bergamasco per arrivare a proposte che rendano il patrimonio naturalistico e culturale del territorio più inclusivo e fruibile da persone con disabilità, anziani, famiglie con bambini; il tutto attraverso iniziative d’integrazione digitale e il coinvolgimento delle comunità locali.

Tourism Think TankAccessibilità del sito UNESCO delle fortificazioni veneziane di Bergamo
Il think tank ha presentato soluzioni per migliorare l’accessibilità fisica, sensoriale e digitale, per garantire un’esperienza più fruibile per persone con disabilità, famiglie e anziani del sistema delle mura e delle porte di Città Alta di Bergamo anche attraverso il potenziamento strumenti come: percorsi tattili, audioguide e cartellonistica multilingue, trasporti più inclusivi.

International School “Heritage Tourism for All”
Questo progetto si è concentrato sulla Valle di Astino, studiandone l’accessibilità fisica e digitale. Al centro della proposta un concreto piano per migliorare l’accessibilità del Monastero di Astino e della sua valle grazie ad un approccio multidisciplinare.

Creo-Lab Tourism and Creative Industries
Il laboratorio si è concentrato sul rapporto tra industrie culturali e creative e turismo quale importante driver di sviluppo delle aree montane. Per valorizzare il patrimonio storico, culturale e naturale della valle Brembana sono state proposte esperienze innovative: Revive, un’escape room che permette di scoprire le antiche contrade della valle; Voci della Valle, un’app che racconta la storia e le tradizioni agro-pastorali; Orme, una serie workshop per scoprire il patrimonio della Valle Brembana attraverso gli abitanti.

La tavola rotonda

La mattinata è poi proseguita con la tavola rotonda che ha messo a confronto esperiente e testimonianze di diversi professionisti ed esperti del settore come: Damiano De Crescenzo, coordinatore gruppo Heritage Lab Manageritalia Lombardia – Roberta Garibaldi, Università degli Studi di Bergamo – Christophe Sanchez, VisitBergamo – Vittorio Rodeschini, consigliere della Fondazione MIA – Gloria Cornolti, Settore Pianificazione e Sviluppo della Provincia di Bergamo – Gian Mario Gambirasio, referente per il territorio di Bergamo di Manageritalia Lombardia.

I relatori si sono soffermati su come l’attenzione all’inclusione, all’accessibilità e la fruizione dei 10 siti Unesco lombardi siano elementi fondamentali per promuovere un turismo che rispetti e valorizzi la ricchezza culturale della Lombardia, soprattutto in vista di un appuntamento come le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, mirando a un creare un equilibrio tra l’esperienza turistica e la conservazione del patrimonio, assicurando che i visitatori possano godere dei siti  Unesco senza comprometterne l’integrità.

L’iniziativa Bergamo Heritage Lab rappresenta un evento di avvicinamento alla rassegna Bergamo Next Level 2025 al fine di creare un dialogo costruttivo tra studenti, accademici e professionisti del settore turistico per promuovere un turismo che sia inclusivo, rispettoso dell’ambiente e capace di valorizzare le eccellenze locali.

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