Il 7 giugno la Ciasa de ra regoles di Cortina ha ospitato una tappa di “Turismo: giovani, imprese, lavoro. Il Veneto verso Milano – Cortina 2026”, il progetto di Manageritalia Veneto, Ciset e altri stakeholder, nato per riflettere sul futuro dei turismi in Veneto, soprattutto sotto il profilo del capitale umano.
Cortina è stata scelta per la sua importanza e qualità turistica: qui, a partire dalla grande opportunità offerta dalle prossime olimpiadi invernali, si sono confrontati tutti quelli che contano nella gestione del turismo ampezzano.
A dare il benvenuto sono stati Stefano Gaspari Mul, presidente della Ciasa de ra regoles, e Roberta Alverà, vicesindaca di Cortina; accogliendo gli ospiti, quest’ultima ha ricordato: «Le Olimpiadi non sono un punto d’arrivo, ma un mezzo per portare innovazione, cambiare la mentalità, il profilo urbanistico dell’area, accrescere il valore del territorio in tutto e per tutto».
«Negli ultimi anni – ha detto Lucio Fochesato, presidente Manageritalia Veneto, che in apertura dell’evento ha ricordato il cuore del progetto – ci troviamo a dover fare i conti con una disaffezione dei giovani verso il lavoro nel turismo, settore visto come impegnativo e faticoso, poco flessibile (turni, lavoro nei giorni festivi, molte ore di lavoro e pochi giorni di riposo) a fronte di contratti stagionali, o comunque a termine, e quindi lavoro precario e instabile e magari non sempre ben retribuito. Per attrarre e trattenere capitale umano dobbiamo lavorare sulla formazione ma anche sull’offerta, da parte delle imprese, di interessanti percorsi di crescita professionale ed economica, affiancati da nuovi modelli di business e premialità come: alloggio, assicurazioni sanitarie e migliore gestore dei turni di lavoro utili a migliorare il work life balance».
Michele Tamma, presidente Ciset e professore dell’Università Ca’ Foscari, ha poi dato il via al focus group con gli stakeholder presenti. Stimolati da Tamma si sono confrontati Silvia Callegaro (Provincia di Belluno), Roberta Alverà (Comune di Cortina), Emanuela de Zanna (direttrice della Cooperativa di Cortina e presidente DMO e dell’Associazione Cortina Senza Confini), Luca Dal Poz (direttore di Confcommercio Belluno), Stefano Pirro (presidente Associazione Albergatori Cortina), Carla Medri (direttrice Hotel de Len Cortina), Lorenzo Gambato (amministratore del tour operator “Cortina In”).
Le sfide del turismo
Il focus group è stato utile innanzitutto per mettere in luce le sfide che il settore sta affrontando: si tratta di cambiamenti strutturali che riguardano sia le richieste e il rapporto con i clienti, sia quello con i collaboratori e gli stakeholder.
Lato “cliente”, si è parlato, ad esempio, di digitalizzazione, della difficoltà di riuscire a stare al passo con contesti mutevoli e della richiesta, sempre più frequente di offerte uniche e personalizzate, sfida stimolate perché permette la collaborazione tra differenti realtà, che fanno rete per costruire esperienze tailor-made, basate sull’unicità dei territori e dei singoli servizi (attività, horeca ecc).
Le sfide interne, invece, riguardano: la difficoltà nell’attrarre e trattenere i talenti, che spesso vedono il turismo come un settore incerto, sottopagato e con scarse prospettive di crescita; la necessità di un dialogo costante pubblico-privato, così che la pubblica amministrazione possa collaborare con le imprese condividendo la visione e le strategie per il futuro; l’intergenerazionalità in azienda, che rende le richieste dei collaborati al datore di lavoro molto sfaccettate a seconda delle diverse età.
Azioni utili per il turismo
Non solo sfide, ma anche soluzioni. Tra le azioni utili individuate dai relatori per migliorare il settore, spicca la formazione, anche manageriale: nel turismo, infatti, non ci si può improvvisare, bisogna affidarsi a professionisti preparati.
Accanto alla formazione, per attrarre e trattenere i talenti si suggeriscono retribuzioni adeguate, percorsi di carriera, adeguamento dei contratti, attenzione al work-life balance e l’istituzione di una sorta di “carta del lavoratore” che dà accesso a diritti, servizi e sconti nel territorio dove si lavora (misura utile soprattutto per gli stagionali). Insomma, si punta sul welfare.
Non mancano poi azioni per il miglioramento del territorio in senso lato, che deve essere sì sempre più attrattivo per il turista, ma anche per chi ci abita e lavora: non solo turismo, ma anche agricoltura, produzione, servizi; in questo, possono essere utili piani di marketing integrati e sviluppati con la collaborazione di pubblico e privato.
Cortina: un caso particolare
In chiusura dell’incontro, anche stimolato dagli interventi del pubblico, il panel si è soffermato sulle problematiche specifiche del territorio ampezzano.
La questione più dibattuta è stata quella degli alloggi, che a Cortina scarseggiano un po’ per tutti: turisti, lavoratori e abitanti. Accogliere collaboratori diventa quindi complesso per le imprese e costoso per i lavoratori, che spesso preferiscono fare esperienza in altre località, che risultano più attrattive.
Importante anche la destagionalizzazione, che dal punto di vista di arrivi e presenze turistiche Cortina potrebbe affrontare con estrema facilità. Per eliminare la stagionalità, però, servono progetti condivisi pubblico-privato e privato-privato: serve fare squadra, guardando ai benefici del territorio e della collettività e non solo a quelli personali.
Al termine dell’incontro, relatori e ospiti hanno partecipato a un aperitivo di networking organizzato all’Hotel de Len; accanto alla soddisfazione per la riuscita dell’evento, si è auspicato all’organizzazione di altri incontri di settore come questo per “addetti ai lavori”, utili per fare il punto sulla situazione, mettere a fuoco i problemi e sviluppare soluzioni con una visione comune.