On the road: tappa a Manageritalia Puglia, Calabria e Basilicata

Un rapido giro per l’Italia per vedere da vicino come sono ripartite dopo l’estate le Associazioni territoriali. Oggi ci confrontiamo con Giuseppe Monti, presidente di Manageritalia Puglia, Calabria e Basilicata

Manageritalia Puglia, Calabria e Basilicata riprende le attività dal vivo, molte delle quali vedono anche la partecipazione degli stakeholder del territorio. Ne parliamo con il presidente dell’Associazione, Giuseppe Monti

Come è ripartita la vostra attività dopo la pausa estiva?
«Siamo ripartiti con le attività di segreteria in presenza, pur con le dovute cautele per l’accesso in sicurezza agli uffici. Il mese di settembre ci ha visti impegnati nella preparazione dell’assemblea a Taranto e per la messa a punto dei progetti del P.O., primi tra tutti quelli di supporto alle startup (progetto Metropolitan Agrifood Factory nell’ambito del programma Estrazione dei Talenti della Regione Puglia) e del progetto di formazione “on field” sul turismo con Confcommercio Puglia e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro».

Qual è il polso della situazione dal vostro osservatorio sull’occupazione dei dirigenti?
«Purtroppo in questi ultimi due mesi ho dovuto sottoscrivere due accordi tra dirigenti e rispettivi Ddl per la conclusione del rapporto di lavoro (per noi anche due risoluzioni contrattuali sono numeri importanti!). La rioccupazione in posizioni dirigenziali non è facile, soprattutto nel settore alberghiero, laddove c’è richiesta ma sono offerte solo posizioni di quadri».

Quali sono i servizi al momento più richiesti e quali le novità?
«Abbiamo dedicato la nostra assemblea autunnale proprio all’ascolto della base associativa (e alle relative famiglie) in merito ai servizi, con un particolare focus all’assistenza sanitaria, alla quale abbiamo dedicato un’indagine che ha visto una buona partecipazione di dirigenti, anche non iscritti. L’assistenza alle pratiche Fasdac continua ad essere il servizio più richiesto e, talvolta, più problematico da gestire».

Come state collaborando sul territorio con i vostri stakeholder per contribuire alla ripresa e alla crescita?
«Stiamo sottoscrivendo protocolli d’intesa con tutte le maggiori Università del territorio (Bari, Lecce, LUM ecc.) e con alcuni istituti scolastici, anche attraverso le sinergie in ambito CIDA: l’obiettivo è portare testimonianze manageriali nelle scuole e università. Buona la collaborazione anche con la Confcommercio, per iniziative che coinvolgano le imprese del territorio. Più difficile il rapporto con gli enti locali, ma anche grazie ad iniziative più “periferiche” abbiamo cominciato a dialogare con il Comune di Taranto e la Regione Puglia».

A livello economico il vostro territorio come va e quali le prospettive?
«L’estate, anche per una serie di congiunture favorevoli e nonostante il Covid, ha fatto riscontrare segnali tangibili di ripresa soprattutto nel settore turistico, che finalmente evidenzia un “allungamento” della stagione fino ad oggi espressa in maniera lusinghevole solo per i mesi di luglio e agosto. Segnali importanti arrivano da nuovi insediamenti nell’Asl di Bari, con grossi gruppi (Intel) che si affacciano sul territorio affiancando le eccellenze della meccatronica che erano già presenti (vedi recente visita di Draghi a Bari). Purtroppo la questione “ex Ilva” continua a essere un grosso problema sul piano ambientale ed occupazionale, con notevoli ricadute ed influenze negative anche sul terziario».



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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