Manageritalia Piemonte e Valle d’Aosta in assemblea

All’incontro è intervenuta la vicepresidente federale Monica Nolo, all’ordine del giorno un focus sul Fasdac
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È stata una mattinata intensa e ricca di contenuti quella che ha riunito numerosi associati, sabato 9 novembre scorso allo Starhotel Majestic di Torino, per l’Assemblea ordinaria di Manageritalia Piemonte e Valle d’Aosta, la prima con il neo presidente Alfredo Lanfredi a fare gli onori di casa insieme ai vicepresidenti Loredana Faccincani e Giuseppe Candela.

All’evento sono intervenuti la vicepresidente federale Monica Nolo, per il Fasdac (Fondo Assistenza Sanitaria Dirigenti Aziende Commerciali) il presidente Riccardo Rapezzi e il direttore Maurizio Mauro, e per l’Ufficio Liquidazione la responsabile Catina Lorito.

Ha aperto i lavori il presidente Lanfredi portando i saluti dell’assessore regionale al Bilancio, Attività produttive ed internazionalizzazione Andrea Tronzano e dando lettura di un messaggio ricevuto dal presidente del Consiglio regionale del Piemonte Davide Nicco, che non ha potuto essere presente per impegni istituzionali precedenti: «Desidero esprimere la mia stima per il ruolo cruciale che ricoprite nel commercio, nei trasporti, nel turismo e nel terziario avanzato. Auguro a tutti voi di proseguire con la stessa professionalità, serietà ed impegno che vi contraddistinguono, continuando a sostenere il territorio e contribuendo al progresso economico e sociale della nostra regione».

Numeri e attività

Tema forte su cui Lanfredi si è soffermato nella relazione introduttiva, la presenza femminile nei consigli di amministrazione: «Un’indagine condotta da Manageritalia su dati Modefinance (società del gruppo TeamSystem) evidenzia come nelle imprese piemontesi le donne che siedono nei Cda siano appena il 21,4 per cento, poco più di due consiglieri su dieci, appena al di sopra della media nazionale che è del 20,2 per cento». Sulle 22 aziende piemontesi prese in considerazione, ben il 60,7% non ha donne nei Cda, nel 39,3% dei casi c’è almeno una donna, solo l’8,2 per cento è formato esclusivamente da donne. Eppure, le professionalità ci sono e le donne manager crescono, secondo una tendenza consolidata negli ultimi quattordici anni e in tutte le province piemontesi fino ad arrivare ad un complessivo +66%. «Solo nel 2022 le donne dirigenti – ha evidenziato Lanfredi – sono crescite del 6,8 per cento arrivando a contare 1913 su un totale di 10505 manager in attività. In particolare, la provincia e Torino con una crescita del 3,04 per cento si colloca al terzo posto nella classifica delle province italiane dopo Milano e Roma». Anche la Valle d’Osta si registra un’ottima crescita di manager e dirigenti, il 7,2 pe cento in più, quasi il doppio del valore nazionale, con una netta prevalenza, però, di uomini; le donne sono solo 19 su 104 manager attivi in regione, anche se in crescita. E numeri sempre in crescita sono quelli di Manageritalia Piemonte e Valle d’Aosta: la fotografia scattata a novembre è di 2689 iscritti. Di questi, 1450 sono dirigenti in attività, 658 pensionati, 142 quadri, 42 executive professionali.

L’attività dell’anno in corso, tradotta e sintetizzata in numeri: 779 appuntamenti sindacali, 72 appuntamenti con consulenti, 15 appuntamenti legali, 9503 pratiche lavorate dagli uffici. A questo si aggiunge l’attività legata agli eventi e alle iniziative, incluse quelle a cura del Gruppo Donne e del Gruppo Pensionati che, come ha ricordato la vicepresidente Faccincani, sono state numerose e varie, sia su tematiche più strettamente tecniche che in ambito culturale, e sono state molto apprezzate: ultima, in ordine di tempo, la visita guidata, a ottobre, a Palazzo Madama e alla mostra temporanea “Change!” dedicata al Po e ai cambiamenti climatici. Ma l’elenco è lungo e comprende l’adesione alla petizione CIDA “Salviamo il ceto medio”; un incontro sulla sicurezza informatica; la giornata a Pinerolo e in val Germanasca alla scoperta dei veri luoghi in cui visse Lidia Poët, prima avvocata d’Italia; dono delle uova di Pasqua di Make A Wish ai bambini ricoverati del “Regina Margherita”; la giornata a Villarbasse con visita a Palazzo Mistrot e tour tra i vigneti di un’azienda vinicola a gestione interamente femminile; la cerimonia di consegna delle borse di studio; un corso sull’intelligenza artificiale rivolto ai quadri/MEP. Di grande rilevanza, poi, come ha sottolineato la Vicepresidente, la partenza a febbraio del 2025 della nuova edizione di Women on Board, progetto nazionale di formazione promosso da Manageritalia, Federmanager, AIDP e Hub del Territorio per favorire l’inserimento delle donne nei Cda. Appuntamento finale: la serata degli Auguri al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino di sabato 30 novembre prossimo.

La rappresentanza sindacale

Nel suo intervento la vicepresidente federale Nolo ha tra l’altro dichiarato: «I numeri citati fanno capire quanto la nostra Associazione sia sana e solida. Gestiamo molti servizi e i numeri sono indicativi di come si sia sviluppato questo settore e come siamo impegnati a migliorare sempre la presenza. Il Fasdac è sicuramente uno degli elementi di punta del nostro sistema di welfare e di servizio. Parlando delle attività, sono tantissime, c’è una ricchezza di eventi con cui si riescono a coinvolgere gli associati che sta crescendo, in tutte le regioni, e voi ne siete un esempio. È così che riusciamo a fare membership, a tenere anche i nostri associati vicini su argomenti che non siano necessariamente quelli del contratto». E ha proseguito: «Però c’è un’altra area che è la nostra area di riferimento. Noi nasciamo come organo di rappresentanza sindacale quando andiamo a siglare i contratti ma la rappresentanza è per un’attività che è molto più ampia e riguarda il nostro mondo manageriale. Forse riusciamo ancora poco a farlo percepire come elemento valoriale nei confronti della politica nella fase in cui si prendono decisioni come con la manovra finanziaria. Saremo impegnati nel rinnovo contrattuale e io ricevo il testimone dal collega Daniele Testolin, che è stato il rappresentante delle relazioni sindacali e che ha concluso l’ultimo contratto con inserimenti importanti come la piattaforma di welfare e delle politiche attive. È stato quindi un contratto che ha saputo rinnovarsi oltre che nella parte economica anche nel consolidamento di un sistema di welfare. Ci risiederemo con la controparte nel 2025 e l’esperienza maturata fin qui sarà utile per costituire questo gruppo di lavoro che andrà in qualche modo a pensare e a creare la piattaforma per il rinnovo. A proposito di ceto medio, ci stiamo rendendo conto che, manovra dopo manovra, nonostante i proclami, alla fine la coperta è corta e si va a tirare sempre dallo stesso lato, quello appunto del ceto medio, considerato in qualche modo come una classe privilegiata. E questa classe privilegiata è individuata con un sistema reddituale che posiziona il privilegio in un reddito che parte dai 50.000 euro a salire. Ma i dati ci dicono che il nostro Paese è l’unico che ha ridotto il potere nominale dei salari e direi che con i 50.000 euro di oggi non ci si possa considerare agiati. Il reddito medio di un dirigente del terziario è intorno ai 110.000 euro, che derivano dal nostro lavoro, perché gestiamo delle aziende, abbiamo un carico di responsabilità anche sulle persone, dobbiamo far fronte a situazioni complesse. Manageritalia compie nel 2025 ottanta anni e fin dal nostro primo contratto abbiamo saputo inserire un sistema di protezione che oggi viene riconosciuto come un modello, il fondo di previdenza integrativa è il nostro secondo pilastro. E le questioni da affrontare sono tante. Un buon rapporto con la politica si basa su proposte ma anche su una critica costruttiva da parte di chi sta garantendo la crescita del Paese. La nostra categoria allargata, fatta di dirigenti e di quadri, merita una maggiore attenzione e questo è uno degli impegni principali nel percorso di confronto. Ci consulteremo sempre di più con la base, abbiamo bisogno di capire sempre di più per essere efficaci nella nostra azione e riuscire ad ottenere risposte adeguate».

Focus Fasdac

La parola è poi passata ai vertici del Fasdac, il primo fondo sanitario di categoria nato in Italia (1948). Il presidente Rapezzi ha sottolineato: «Non si tratta di mettere in dubbio il Sistema Sanitario Nazionale ma di chiedersi se riesca a dare una risposta di qualità al bisogno di salute di un Paese che invecchia. È questa la sfida che dobbiamo cogliere».

L’ente trae origine dal CCNL dei Dirigenti del Terziario, con lo scopo di rimborsare le spese mediche sostenute dagli iscritti e familiari ed è un organismo non profit alimentato dalla contribuzione degli iscritti. Il meccanismo di base è di tipo assicurativo ma con caratteristiche solidaristiche nella redistribuzione delle risorse. Il Fasdac affronta la salute con una visione moderna – dalla cura al concetto più ampio di benessere della persona, traguardo da raggiungere con la medicina moderna e le innovazioni mediche, la medicina genomica, la prevenzione, l’ambito socio sanitario, la capillarità e la qualità delle reti convenzionate.

Novità introdotte quest’anno: esami genetici sia per gli adulti che per i bambini; servizi domiciliari (assistenza infermieristica, terapie, prelievi ematici, rx di qualsiasi tipologia); supporto psicoterapico.

Bilancio e programmazione

I lavori assembleari sono proseguiti con il vicepresidente Candela e con il presidente dei revisori dei conti Vittore Rizzo: all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio preventivo 2025.

L’assistenza sindacale, l’organizzazione sezione quadri e mep, gli incontri con gli iscritti, i servizi sul territorio sono le voci di spesa (o di compartecipazione ai costi) per le attività istituzionali previste da Manageritalia Piemonte e Valle d’Aosta per il prossimo anno.

In particolare, i servizi sul territorio sono: World Wide Manager, per affrontare al meglio la sfida dei manager espatriati ricevendo una adeguato supporto in ambito professionale, personale e famigliare; Benessere Manager, servizio di consulenza psicologica che si propone di aiutare i manager ad affrontare i cambiamenti tipici di una trasformazione radicale, con impatti in ambito professionale, familiare, sociale e negli stili di vita. I servizi di prossimità forniscono invece al manager una consulenza a 360° su tutti i servizi del nostro sistema (fondi contrattuali, attività sindacale, aggiornamenti normativo-previdenziali, ecc.) e che evolvono con le modalità operative della struttura di Manageritalia.

Le altre iniziative associative sono quelle sostenute per la diffusione agli associati del valore contrattuale, oltre che per l’organizzazione di attività ed eventi a favore della membership. Nel dettaglio: il piano operativo (welfare, sindacato a km 0, trasformazione del lavoro, conoscenza); manifestazione auguri di Natale; formazione-iniziative quadri/executive; eventi borse di studio Fondo Mario Negri; borse di studio; attività socio-culturali; incontri nuovi associati; incontri associati collegati a gruppi di lavoro (business club, soci in pensione, gruppo donne, ecc.); convegni ed eventi; incontro con i Fondi; iniziative benefiche; altre iniziative (riunioni, incontri XLabor, ecc).

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