Da tempo si dibatte sullo skill mismatch tra università e mondo del lavoro: l’università non può forgiare specifiche figure professionali che si adattino perfettamente ai profili richiesti dalle aziende, ma sicuramente solidifica le conoscenze e, indipendentemente dalla facoltà, forma le persone verso il mindset e lo spirito critico richiesto dal mondo del lavoro. Manca però l’approccio pratico che facilita l’entrata in azienda di giovani talenti neolaureati.
I dirigenti di Manageritalia Lazio, da sette anni, offrono concretamente il loro supporto per colmare questo divario attraverso il corso di formazione sulle competenze trasversali del progetto “T2T: Training to Talent”, che non è solo didattica, ma anche storytelling e trasferimento puro di esperienze ed emozioni. Un percorso formativo che passa attraverso team building, comunicazione efficace, negoziazione, project management e altro ancora per allenare le competenze di chi ricoprirà un ruolo di professionista nella società della conoscenza.
Il progetto, nato nel 2015, ha subito nel tempo diverse mutazioni per cercare di adattarsi al meglio alle esigenze raccolte dai candidati, ai cambiamenti del mondo del lavoro e, in ultimo, alla pandemia, che da due anni condiziona la vita socioeconomica del mondo.
Al suo debutto il progetto prevedeva 60 ore formative, che negli anni sono aumentate costantemente con l’aggiunta di nuovi moduli formativi, fino ad arrivare nel 2019 a 104 ore di aula tra didattica ed esercitazioni; con l’avvento del Covid-19 il gruppo di lavoro ha rimodulato nuovamente la modalità di erogazione del corso e le ore, trasferendo l’aula su piattaforma online con 40 ore di formazione.
Complessivamente sono state erogate quasi 600 ore di formazione che hanno coinvolto 115 giovani neolaureati; il gruppo di lavoro che realizza ogni anno il progetto ha donato volontariamente oltre 500 ore di lavoro per l’organizzazione, la stesura dei bandi, la ricerca dei docenti e dei testimonial, lo screening dei cv e i colloqui di selezione.
Anche quest’anno l’ultimo appuntamento del corso conclusosi a novembre è stato dedicato all’incontro con i direttori HR: hanno partecipato Alessia Camba, Senior Manager Intellera Consulting, Marco Gotta, Direttore del Personale di Grandi Stazioni, Marco Lorenzin, Direttore del Personale di Aps, Maria Antonietta Mura, Direttore del Personale di Doreca, che dopo una presentazione personale e della storia della propria carriera hanno descritto le competenze richieste per lavorare nelle loro aziende, rimanendo poi a disposizione dei ragazzi per delle domande.
Una delle leve di successo del proprio percorso professionale è costituita dalla vicinanza con i valori portati avanti dall’azienda in cui si lavora; è inoltre fondamentale, nell’epoca post Covid, essere flessibili, adattarsi velocemente ai cambiamenti e ascoltare attivamente gli altri. Rimangono essenziali le competenze personali (orientamento agli obiettivi, capacità di reazione agli eventi), le competenze comunicative (capacità di relazione ed empatia) e le competenze cognitive (analisi, sintesi, problem solving e creatività). È anche utile analizzare le esigenze di vita personale prima di scegliere un percorso professionale che potrebbe non essere in linea con le proprie aspettative: un traguardo “sano” è lavorare con impegno e rigore indipendentemente dal livello aziendale che si raggiunge durante la propria carriera lavorativa.