Turismo, giovani e managerialità per crescere

Heritage Lab, il progetto di Manageritalia Lombardia per la valorizzazione dei siti Unesco; si parte dal Sacro Monte di Varese
studenti iulm presentano progetto heritage lab

I manager del turismo lombardi e gli studenti della facoltà di Hospitality management dello Iulm hanno unito le forze per migliorare la gestione dei siti turistici in Italia, rendere più competitiva e professionale la ricezione turistica adeguandola agli standard di altri paesi e valorizzare i tesori del patrimonio italiano, anche quelli meno conosciuti.

Modelli e competenze manageriali, accompagnati da una visione fresca e giovane, sono stati inizialmente applicati al Sacro Monte di Varese, uno dei 12 siti del patrimonio Unesco che si trovano in Lombardia, per progettare idee e strategie di comunicazione e modernizzare la gestione.

Gli studenti Iulm hanno così individuato le tipologie di turista presente sul territorio (sorpresa: oltre la metà dei visitatori del Varesotto sono stranieri!), le motivazioni specifiche che li spingono a visitare il sito Sacro Monte (turismo culturale, religioso e naturalistico) e altrettante azioni urgenti necessarie a migliorarne la fruibilità. Dalle tante soluzioni emerge la necessità di interventi anche scontati: la sostituzione dei pannelli informativi e dei cartelli deteriorati; la traduzione dei testi almeno in inglese; il miglioramento della fruibilità e l’accessibilità per i diversamente abili. Tra le innovazioni proposte, si guarda naturalmente all’uso del digitale, per esempio dando la possibilità di lasciare offerte per la manutenzione del sito anche tramite app o QR code, o utilizzando in virtuale e il web per offrire esperienze di visita nuove sia in situ sia da remoto. Altre proposte riguardano la necessità di far dialogare il sito col resto del territorio creando un’unica grande area turistica unendo sport, cultura e natura. In tal senso si è proposto di: offrire un servizio di e-bike a noleggio per raggiungere il santuario direttamente dal centro di Varese; realizzare eventi religiosi e culturali; dare la possibilità di campeggiare e praticare attività sportive.

Un lavoro che mette in evidenza quanto possa migliorare la gestione del turismo nel nostro Paese grazie all’utilizzo di modelli manageriali, normalmente applicati alle aziende, ma particolarmente validi anche nella gestione dei beni culturali. Un progetto talmente ben realizzato da «diventare una best practice nel programma del nuovo corso di Destination management dello Iulm», ha affermato Manuela De Carlo, coordinatrice del corso di laurea magistrale in Hospitality and tourism management.

Durante la presentazione dei lavori, avvenuta lo scorso 30 marzo, Paolo Scarpa, presidente di Managerialia Lombardia, ha ricordato che «per noi il turismo è un settore fondamentale; l’obiettivo naturalmente è di espandere questo lavoro a tutti i siti Unesco della Lombardia e del Paese, grazie all’apporto manageriale dei nostri dirigenti volontari». Sull’importanza del turismo è intervenuto anche Giorgio Palmucci, presidente Enit e manager di lungo corso del settore: «Durante la pandemia ci siamo resi conto di cosa vuol dire non avere il turismo in Italia, ora dobbiamo ripatire. Nel modello di Heritage Lab per il Sacro Monte, competenze manageriali di primissimo livello si affiancano a giovani forze con tante idee innovative: si potrà e dovrà replicarlo quale “best practice” per valorizzare gli altri 57 siti Unesco Italiani».

Il progetto dalla viva voce di chi li l’ha pensato e realizzato

Paolo Scarpa, presidente Manageritalia Lombardia, ci racconta il progetto

Qual è l’obiettivo del progetto?

«Valorizzare il patrimonio turistico italiano, iniziando dai beni riconosciuti a livello mondiale quali i siti Unesco, attraverso l’analisi dello stato attuale, della gestione e soprattutto della fruibilità da parte degli utenti-turisti».

Qual è il ruolo dell’associazione e dei manager?

«Manageritalia Lombardia, grazie ad accordi con università e partner del settore, favorisce una collaborazione tra manager del settore (ma non in esclusiva) e studenti delle università. Ne consegue una valida esperienza su casi concreti e di grande utilità per uno dei settori più importanti per l’economia e lo sviluppo del Paese. Manageritalia mette a disposizione i propri manager associati con attività di volontariato e, se richiesto, anche di temporary management».

È anche un modo per fare sistema e lavorare con tutti gli stakeholder a favore del territorio e come?

«Grazie ai manager e alla presenza dei giovani studenti, coordinati dalle università, possono emergere progetti di grande utilità per la valorizzazione del patrimonio del territorio, migliorandone la gestione e rendendo più consone e attraente la fruibilità da parte del turista. Tutti gli stakeholder sono stimolati a dare il proprio contributo a beneficio della reputazione della destinazione e di un’adeguata crescita economica».

Quali i prossimi passi?

«Mettere a disposizione degli stakeholder del territorio i progetti elaborati affinché il primo sito Unesco analizzato (Sacro Monte di Varese) possa trarne i benefici auspicati. Portare la best practice su altri siti Unesco della Lombardia ripartendo con nuove esperienze pratiche con altri gruppi di studenti».

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