«Cosa mi è piaciuto di più? Tutto!»
Il commento entusiasta della più giovane dei partecipanti è la migliore sintesi della giornata di visite guidate a Palazzo Madama – Museo Civico d’arte antica di Torino a cui, sabato 26 ottobre scorso, hanno aderito in gran numero, e senza farsi scoraggiare dalla pioggia battente, soci di Manageritalia Piemonte e Valle d’Aosta e accompagnatori.
È stato alto il gradimento per i percorsi tra arte antica, architettura e storia della città che hanno permesso di soffermarsi su alcuni tra i capolavori custoditi nelle collezioni (a cominciare dal Ritratto d’uomo di Antonello da Messina che, da solo, merita la visita) ma che hanno offerto anche, con la mostra temporanea Change!, uno sguardo inedito sull’attualità e sul futuro.
La guide di Theatrum Sabaudiae hanno accompagnato i visitatori, con un racconto appassionato, alla scoperta, per qualcuno, e alla riscoperta, per altri, delle meraviglie di un palazzo che riassume in sé tutta la storia di Torino. Duemila anni condensati in un edificio che da porta romana si trasforma nel Medio Evo in fortezza e poi in castello dei principi d’Acaja, per poi essere scelto tra Sei e Settecento dalle Madame Reali di Savoia come propria residenza (con il determinante intervento di Juvarra) mentre nell’Ottocento Carlo Alberto vi colloca il primo Senato del Regno d’Italia. Scrigno di tesori assoluti, dal 1934 il palazzo ospita, su vari piani, le collezioni di arte antica del Museo Civico, dall’epoca medievale, al Rinascimento, al Barocco (ma comprende anche rilevanti sezioni dedicate a ceramiche, vetri e smalti, tessuti e altri manufatti).
La visita si è dipanata di sala in sala, tra dipinti, sculture e arredi di straordinaria bellezza, per concludersi alla non meno affascinante Change! Ieri, oggi, domani. Il Po (aperta al pubblico fino al 25 gennaio prossimo). Curata da Tiziana Caserta, Anna La Ferla e Giovanni C.F. Villa, , è una mostra sorprendente che offre molteplici chiavi di lettura e punti di vista. I temi essenziali del cambiamento climatico sono affrontati in un’esposizione che intesse un racconto visivo tutto sviluppato nell’interazione tra grande pittura e fotografia, illustrazione e infografica capaci di narrare il paesaggio italiano nella sua complessità e articolazione, dalle Alpi al mare, il progetto espositivo punta l’attenzione sul tema dell’acqua e in particolare sul nostro Grande Fiume, che da millenni determina il paesaggio e la vita della popolazione, è via di comunicazione ma anche supporto essenziale per le attività agricole e industriali, ed esplora le conseguenze e analizza le potenziali soluzioni messe in atto sul territorio dai diversi enti di ricerca e di tutela del Po.