Parte il prossimo 20 settembre Women on board, progetto promosso da Manageritalia ER Manager 3D e dal Gruppo Minerva di Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna, in collaborazione con Fondazione Hub del Territorio ER e AIDP ER, previsto anche nel Piano per l’Uguaglianza della Città metropolitana di
Bologna.
Il progetto
Women on Board, al quale si sono già iscritte 70 manager, si rivolge alle donne del territorio metropolitano e non solo, per favorire l’accesso a posizioni di responsabilità in aziende e in società pubbliche e private e per ridurre il divario di genere nei Consigli di Amministrazione, con un effetto positivo anche sull’occupazione femminile.
Il progetto si sviluppa in un percorso formativo di 5 incontri che si concluderà con la consegna degli attestati di partecipazione il 10 dicembre. Le partecipanti saranno quindi titolate e competenti per accedere con ruoli da consigliere nei consigli d’amministrazione di società pubbliche e private quotate in borsa.
La presentazione
Il corso è stato presentato lunedì 4 luglio alla presenza di esponenti delle istituzioni e della managerialità cittadina, con la partecipazione di 130 persone: Simona Lembi (Responsabile del Piano per l’uguaglianza di genere della Città metropolitana), Rosa Grimaldi (Delegata del Sindaco di Bologna alla Promozione economica e componente del CDA di Fiera Bologna), Sara Cirone (Coordinatrice Gruppo Minerva Federmanager Bologna-Ferrara-Ravwenna e Presidente della Fondazione Hub del Territorio ER ), Massimiliano Nucci ( Gruppo Diversity e Inclusion di AIDP ER) e Cristina Mezzanotte (Presidente Manageritalia Emilia-Romagna). Insieme collaboreranno alla riuscita del progetto mettendo le competenze dei manager di tutti i partner al servizio della formazione delle future consigliere d’amministrazione.
Hanno detto
«Women on board è un percorso importante accolto anche nel nostro Piano per l’Uguaglianza – ha sottolineato Simona Lembi, responsabile Piano per l’Uguaglianza di Genere della Città metropolitana – sono grata alle signore di Manageritalia e Federmanager per averlo proposto. Faccio mie le parole di Karita Bekkemellen del 2005: “non abbiamo intenzione di aspettare 20-30 anni perché uomini sufficientemente intelligenti nominino finalmente donne Cda, occorre agire adesso!” È necessario tornare sull’argomento e promuovere nuove azioni capaci di arricchire la già nutrita cassetta degli attrezzi delle donne e, soprattutto, smontare un luogo comune molto radicato ma privo di sostanza: che le donne non ci siano! È necessario essere consapevoli del fatto che prima di ogni altra cosa è il sistema che deve cambiare per accogliere nuove competenze e nuove presenze».
«L’uguaglianza – ha concluso Lembi – non è una questione che ha a che fare soltanto con le donne, ma è la parità sostanziale tra uomini e donne. Ed è proprio questo il punto di partenza del lavoro che abbiamo portato avanti in questi mesi di costruzione del Piano per l’Uguaglianza che presenteremo il 13 e 14 luglio, un lavoro corale che ha bisogno di competenze, di trasversalità e di massa critica».
«Cosa non scontata e di cui si sentiva il bisogno – ha spiegato a margine dell’incontro di presentazione Cristina Mezzanotte, presidente di Manageritalia Emilia Romagna – in Europa infatti le donne sono il 60% dei laureati in economia ma, all’interno delle aziende e dei loro board i ruoli di responsabilità vengono affidati prevalentemente agli uomini. In Italia la presenza femminile nei Cda è ancora più scarsa. Per questo abbiamo realizzato con entusiasmo il progetto con la Città metropolitana, con il Gruppo Minerva di Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna, la Fondazione Hub del Territorio ER e AIDP ER, per anticipare gli effetti della direttiva che la Commissione Europea è in procinto di emanare in tutti i paesi UE. L’obiettivo è far sì che entro il 2026 le manager donne ricoprano il 33% di incarichi esecutivi nelle aziende europee, ma a Bologna siamo già partiti».
«Una rete di associazioni, enti e persone – ha dichiarato Sara Cirone, coordinatrice Gruppo Minerva di Federmanager Bologna–Ferrara–Ravenna e presidente della Fondazione Hub del Territorio ER – sta lavorando insieme per il Goal 5 dell’agenda Onu2030, per uno sviluppo sostenibile dei territori italiani, questo è il primo e più importante esempio di un nuovo sistema in cui le manager possano trovare il giusto spazio e i territori una buona qualità di vita”».
Iscrizioni
Per iscriversi al corso, accessibile a donne e uomini facenti parte delle Associazioni/Istituzioni organizzatrici del Percorso CLICCA QUI
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