Audizione con Cida sulle pensioni

Focus su flessibilità e solidarietà intergenerazionale

Il 26 settembre Manageritalia, per il tramite della Cida, ha partecipato ad una audizione su un importante disegno di legge (AS 3181) presentato dal Senatore Tiziano Treu, che raccoglie in gran parte le nostre proposte in materia di pensionamento flessibile e solidarietà intergenerazionale.

 
Il disegno di legge incentiva la stipula di contratti di lavoro a tempo parziale di soggetti prossimi alla pensione ma anche per l’assunzione di giovani. In base all’articolo 1, infatti, soggetti destinati a conseguire i requisiti per il diritto alla pensione entro cinque anni possono stipulare con il datore di lavoro un contratto di lavoro a tempo parziale, di ogni tipologia e anche in deroga alla disciplina limitativa sulle clausole elastiche o flessibili. 
 
Il dipendente avrà ad integrare i versamenti contributivi ma tale onere potrà essere anche posto a carico del datore, mediante accordo individuale o collettivo.
 
L’integrazione è possibile fino ad una durata massima di cinque anni, non determina oneri fiscali e contributivi aggiuntivi e non dà luogo ad incidenze o ricalcoli riguardo al trattamento di fine rapporto o ad altri emolumenti della retribuzione. 
 
Per reintegrare la riduzione della retribuzione il disegno di legge Treu prevede che il lavoratore possa richiedere la liquidazione anticipata di una quota del trattamento pensionistico in proporzione alla riduzione dell’orario di lavoro; successivamente, alla data del pensionamento effettivo si scontano, in misura fissa su base mensile e per un periodo di quindici anni dalla suddetta data, i ratei anticipati di pensione già corrisposti. 
 
L’iniziativa di legge prevede altresì un incentivo a favore del datore di lavoro per l’assunzione di un giovane; il beneficio consiste nell’esenzione dall’obbligo dell’integrazione contributiva ed è riconosciuto in caso di assunzione – per ciascun lavoratore interessato alla riduzione dell’orario – di un giovane di età inferiore a ventinove anni con un contratto di apprendistato ovvero di un giovane di età non superiore a trentacinque anni con contratto a tempo indeterminato, ma con una riduzione della contribuzione a carico del datore pari a quella stabilita per gli apprendisti. 
 
La Cida, d’accordo con la nostra Federazione, ha espresso parere favorevole sul provvedimento, che potrebbe rappresentare un utile volano per consentire alle aziende di creare nuovi modelli per il personale che coniughino gli interessi dei lavoratori senior e junior, ma ha chiesto alcune modifiche per migliorare l’impianto legislativo. In particolare, in luogo della anticipazione dei ratei di pensione, ha chiesto che l’integrazione del contratto a tempo parziale venga effettuata con l’introduzione di incentivi fiscali sulle quote di retribuzione variabile, legando quest’ultima all’esito positivo del tutoraggio. 

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